Foto: Nato
Copenhagen, 9 dicembre 2014 – Nove sospetti pirati somali hanno ricevuto 19.600 corone danesi (equivalenti a 3.247 dollari statunitensi) ciascuno come risarcimento da parte della Danimarca per essere stati detenuti troppo tempo prima di essere portato davanti a un giudice, ha spiegato l’ufficio del pubblico ministero.
L’importo è sconcertante, tenendo presente che la metà della popolazione somala vive con un dollaro al giorno. In parole povere la somma ricevuta consente di vivere per 10 anni in quel paese:un modo che incentiva il prosperare del numero delle bande dedite alla pirateria invece di dissuadere i somali che vivono lungo le coste.
Il gruppo di pirati somali è sospettato di aver tentato di dirottare una nave danese ”Torm Kansas” nell’Oceano Indiano il 10 novembre del 2013.Il team di sicurezza armati sulla nave erano gia’ pronti per respingere l’attacco.
La ”Antipirateria Operation Ocean Shield” formata da navi da guerra della NATO, hanno passato l’allarme alla ”HDMS Esbern Snare” che era la nave più vicina alla zona ed è stata inviata sulla scena.
Durante la notte, la nave da guerra trova una baleniera e una barca in prossimità della zona segnalata per l’attacco a bordo della nave danese,i nove presunti pirati erano a bordo di due piccole imbarcazioni e sono stati catturati come pirati.
I sospettati hanno sono stati detenuti per 13 giorni prima di essere portati davanti a un giudice. Secondo la legge danese, una persona deve essere portata davanti a un giudice entro le 24 ore.
Nel corso di una audizione i sospetti hanno detto che erano pescatori e che avevano perso le loro imbarcazioni. Questo ed altri fattori, ha portato i pubblici ministeri di chiudere il caso.
La decisione del giudice sulla compensazione dei presunti pirati arriva a pochi giorni dopo quella della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha ordinato il pagamento di un indennizzo per i pirati somali quantificato in migliaia di euro (dai 2.500 ai 9.500) per non aver per presentato “immediatamente” gli uomini accusati davanti al giudice al loro arrivo nel paese.
Il programma di Risposta Umanitaria Maritime Piracy (MPHRP) ha detto che la decisione della Corte europea per i diritti umani e’ ripugnante e offensivo per tutti i marittimi che sono sopravvissuti agli attacchi di pirateria.
Queste sentenze in materia di rimborsi a presunti pirati hanno colpito l’opinione pubblica mondiale specie dopo le più recenti notizie che hanno saputo di un marittimo vietnamita ucciso dai pirati in un attacco a bordo di una nave cisterna, la ”VP Asphalt 2” che ha avuto luogo nel pomeriggio di 2 giorni fa.