La nave si trovava in acque internazionali e il capitano ha risposto che non avrebbe seguito questa direttiva, informando la guardia costiera turca dell’incidente e cambiando il corso della nave dalle acque internazionali verso le acque territoriali turche.
Quando la nave non ha rispettato gli ordini impartiti, la Guardia Costiera greca ha aperto il fuoco in aria e poi sulla nave. Altre due altre navi della Guardia Costiera arrivarono nella zona dalla vicina isola di Simi.
Due navi di Guardia costiera Turca sono state inviate anche in zona, e la nave è stata portata per la prima volta in acque territoriali turche, per poi essere scortata nel porto della località balneare sud-occidentale di Marmaris.
Il capitano della nave, Haluk Sami Kalkavan, ha detto che la fiancata della nave e’ stata ridotta ad un colabrodo on 16 buche di proiettili e l’equipaggio è stato illeso nonostante il grande rischio.
“Mentre eravamo in navigazione a circa tre miglia dalla costa di Rodi, la Guardia Costiera greca si avvicinava alla nostra nave e ci chiese di deviare il nostro tragitto verso Rodi: quando abbiamo chiesto la ragione, ci hanno risposto che dovevano controllare la nave. Non avendo accettato questo sopruso, la Guardia Costiera greca ha cominciato a seguirci e ci ha disturbato, abbiamo deviato la nostra rotta verso le coste della Turchia. Ci hanno chiesto di smettere e hanno detto che avrebbero aperto il fuoco. E cosi’ e’ stato “, ha detto i comandante dell’ ACT.
Il capitano ha aggiunto che questo era una rotta normale che usavano da tempo tempo e non riescono a capire la reazione della guardia costiera greca.
In una dichiarazione iniziale, il ministero degli Affari esteri della Turchia ha dichiarato che il ministero è in contatto con le autorità correlate