LA “STAZIONE ZOOLOGICA ANTON DOHRN” DEDICA L’EARTH DAY AGLI UCCELLI MARINI

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Il 22 aprile 2022 al Museo Darwin – Dohrn una mostra fotografica, attività di avvicinamento e video interviste per raccontare le loro abitudini e curiosità

Il 22 aprile ricorre l’Earth Day (Giornata della Terra), per celebrarne le meraviglie e promuoverne la salvaguardia. Quest’anno la Stazione Zoologica Anton Dohrn, nell’ambito del calendario di eventi previsti per la celebrazione dei 150 anni dell’Ente, ha deciso di dedicare questa giornata agli uccelli marini, alcuni dei quali con le loro migrazioni uniscono nord e sud del mondo

Si tratta di un gruppo di specie molto varie, che si nutrono in mare e in poco tempo possono sorvolare gli oceani, ma nascono e si riproducono a terra. Gli uccelli marini per molti aspetti sono avvolto dal mistero, anche grazie a straordinarie capacità poco note al grande pubblico. Non tutti sanno, ad esempio, che i Pinguini imperatore possono raggiungere e superare i 500 metri di profondità, e che in Europa le Urie, che a differenza dei pinguini non hanno perso la capacità di volare, pescano le loro prede a fino 120 metri di profondità. Le giovani Berte, poi, prima di nidificare possono restare in mare anche tre anni senza mai toccare terra, mentre gli Albatros sono sull’oceano continuativamente anche per otto anni. E ancora: la Sterna codalunga, che pesa solo un centinaio di grammi, compie il viaggio migratorio più lungo del mondo: dal Polo Nord al Polo Sud. Nei suoi 25-30 anni di vita arriva percorrere circa 2 milioni e mezzo di chilometri. Potrebbe cioè fare tre viaggi di andata e ritorno dalla Terra alla Luna.

Per celebrare questi splendidi animali, al Museo Darwin Dohrn il 22 aprile sono in programma una serie di iniziative. A cominciare da una mostra fotografica del fotografo naturalista Alfonso Roberto Apicella, con oltre 100 scatti d’autore che andranno in loop per l’intera giornata nella Sala Polifunzionale del Museo, consentendo ai visitatori in pochi minuti di osservare la bellezza delle forme e dei colori delle specie che solcano i mari sopra e sotto la superficie.

Alle ore 21.00 sarà disponibile online, sui canal social del Stazione Zoologica Anton Dohrn, la video intervista a tre esperti di uccelli marini:

Federico De Pascalis, ricercatore presso l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA), che parlerà della misteriosa vita dell’uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus), il più piccolo degli uccelli marini europei, che vaga fra Mediterraneo e Atlantico dove si nutre soprattutto di forme larvali planctoniche e piccoli pesci.

Letizia Campioni, ricercatrice del MARE – Marine and Environmental Sciences Centre e ISPA – Instituto Universitário de Ciências Psicológicas, Sociais e da Vida, che dal Portogallo racconterà la storia del Petrello delle Bermuda (Pterodroma cahow), una specie definita “lazzaro” perché rinvenuta dopo un lungo periodo in cui la si riteneva estinta. Si tratta, in particolare, di un uccello marino endemico dell’arcipelago da cui prende il nome e che tutt’ora è ad alto rischio di estinzione.

Cecilia Soldatini, ricercatrice del CICESE – Centro de Investigación Científica y Educación Superior de Ensenada in Messico, che spiegherà gli effetti del cambiamento climatico sugli uccelli marini, in particolar modo sugli uccelli pelagici in cima alla rete alimentare che si sviluppa in mare, come la Pardela Mexicana (Puffinus opisthomelas). Parlerà, inoltre, della Fregata (Fregata magnificens) l’unico uccello marino che non può toccare il mare.

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