La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ospita la tappa principale della spedizione scientifica TREC

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La spedizione scientifica TREC il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente

Napoli è stata eletta come unica “super-tappa” italiana della spedizione con un ricco programma di attività scientifiche, conferenze e incontri con il pubblico

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TREC – ‘Traversing European Coastlines’, la spedizione che unisce attività scientifiche su terra e in mare su una scala senza precedenti arriva alla Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Dopo 8 mesi dedicati nel 2023 al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole, la spedizione TREC, coordinata dallo European Molecular Biology Laboratory (EMBL), insieme alla Tara Ocean Foundation e allo European Marine Biology Resource Centre (EMBRC), esplorerà l’area di Napoli, eletta tappa principale della spedizione in Italia. Qui sono previste attività scientifiche, conferenze e incontri con il pubblico che si protrarranno per oltre un mese.

TREC è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente. I nostri mari e le nostre coste ospitano una ricchissima diversità di forme di vita e svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità e la sostenibilità di ecosistemi più ampi. Tuttavia, le interferenze antropiche stanno portando a una perdita accelerata della diversità genetica delle specie e alla distruzione degli ecosistemi. Grazie al campionamento lungo l’intera costa europea, la spedizione TREC fornirà una comprensione più ampia e approfondita di come gli ecosistemi rispondono alle sfide naturali e antropiche.

La spedizione TREC si avvale della collaborazione di oltre 150 gruppi di ricerca e 90 istituzioni in 21 Paesi europei e coinvolge diversi partner locali lungo il percorso di campionamento, come la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli (SZN).

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, fin dalla sua fondazione nel 1872, ha fatto dell’ospitalità di ricercatori internazionali e della promozione della ricerca di base in Biologia Marina la sua missione, ed il sodalizio con tutti gli attori della spedizione TREC ha radici profonde: la SZN è l’Ente Coordinatore di EMBRC-Italy, ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina Militare di Napoli nel 2014, e le collaborazioni tra i ricercatori SZN ed EMBL sono molteplici e di lunga data.

Nel 2019 la Stazione Zoologica ha inoltre ospitato presso i suoi laboratori di Ischia i futuri responsabili scientifici di TREC, in un esperimento pilota che ha gettato le basi scientifiche e metodologiche dell’intera spedizione.

A Napoli gli scienziati che viaggiano con i laboratori mobili dell’ EMBL e a bordo della goletta Tara raccoglieranno campioni di acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno.
Nello stesso periodo, la nave oceanografica del CNR “Gaia Blu” – attualmente impegnata in una campagna specificamente volta allo studio dei fondali marini italiani – affiancherà Tara con l’obiettivo di intensificare lo studio delle coste tirreniche. Tale campagna sarà coordinata dal CNR con il contributo scientifico dell’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del CNR (CNR-IRBIM) per lo studio della biodiversità microbica, e di personale scientifico di CNR-IBF e CNR-ISMAR che replicherà il lavoro svolto in TREC con un’attenzione particolare alla biogeochimica.

Il principale componente della flotta di laboratori mobili dell’ EMBL, l’Advanced Mobile Laboratory, farà base a Napoli per oltre un mese presso la SZN in Villa Comunale, e fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Durante la permanenza della spedizione a Napoli sono previste diverse attività per i media, le scuole e il pubblico in generale.

Alcune delle attività sono realizzate con il supporto del National Biodiversity Future Center, uno dei cinque Centri Nazionali dedicati alla ricerca di frontiera finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), coordinato dal CNR e che coinvolge istituzioni scientifiche ed imprese in tutta l’Italia, impegnate nel conservare, ripristinare, monitorare e valorizzare la biodiversità̀ italiana e mediterranea.

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