È un timido segnale di ripresa per l’industria crocieristica nell’Isola, l’ultimo pezzo per la completa operatività degli scali di competenza dell’AdSP, questa mattina, alle 9.30, la Costa Diadema ha effettuato il primo ormeggio post lockdown nel capoluogo sardo con circa 380 passeggeri a bordo. Uno scalo che, a sette mesi di distanza dall’unico arrivo registrato nell’isola per il 2020, quello della Spirit of Discovery dello scorso 6 febbraio a Cagliari, proietta il sistema portuale della Sardegna verso un graduale ritorno alla totale normalità.
Crociera tutta italiana, quella odierna, sottoposta a protocolli sanitari rigidissimi. Una vera e propria bolla di sicurezza che accompagna tutti gli ospiti, a partire dal tampone ad inizio viaggio a Genova, passando per il distanziamento sociale a bordo, fino alle più severe norme di comportamento nel corso delle attività escursionistiche che, nel caso di Cagliari, hanno interessato il Poetto, la visita ad alcuni musei cittadini e tre walking tour.
Una toccata, quella della Diadema, che arriva con un mese di ritardo rispetto alle iniziali previsioni dell’AdSP, ma che, comunque, riporta la Sardegna a riaffacciarsi sul mercato dopo il blocco sanitario totale che ha generato, finora, una perdita di circa 140 scali sui 180 totali previsti in calendario per il 2020.
“Quello odierno è un timido segnale di riapertura dell’Isola al mercato delle crociere – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – ma, allo stesso tempo, uno scalo dall’alto valore simbolico che restituisce l’unico pezzo mancante di normalità al sistema portuale sardo che, nonostante il blocco totale della primavera, ha sempre garantito la totale operatività. Un primo e concreto risultato che arriva a termine di una proficua interlocuzione dell’AdSP con la compagnia crocieristica e gli altri attori istituzionali coinvolti. Da parte nostra sono state adottate tutte le misure necessarie per garantire, in modo discreto, la sicurezza dei passeggeri. Sono certo che questo sarà un test incoraggiante che ci consentirà di salvare l’ultimo frangente del 2020 e programmare una nuova stagione 2021 in maniera tale che, nonostante i rigidi protocolli sanitari, venga permesso ai crocieristi di apprezzare con serenità le bellezze del territorio”.