Bruxelles, 9 agosto 2018 – Dall’approdo della prima metaniera statunitense a Sines (Portogallo) nell’aprile 2016 e in data odierna, le importazioni di gas naturale liquefatto statunitense nell’UE sono aumentate da zero a 2,8 miliardi di metri cubi.
Nella dichiarazione congiunta rilasciata il 25 luglio a Washington D.C., il Presidente Juncker e il Presidente Trump hanno concordato di rafforzare la cooperazione strategica UE-USA in materia di energia. In questa prospettiva, l’Unione europea importerà un quantitativo maggiore di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti al fine di diversificare il proprio approvvigionamento energetico e renderlo più sicuro. L’UE e gli Stati Uniti si adopereranno quindi per facilitare gli scambi di gas naturale liquefatto.
Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: ”L’Unione europea è pronta ad agevolare l’aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, cosa che sta già avvenendo in questo istante. L’aumento delle esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto potrebbe svolgere un ruolo più incisivo e strategico per l’approvvigionamento di gas nell’UE, sempreché i loro prezzi siano competitivi, ma anche gli USA devono fare la loro parte, eliminando le restrizioni amministrative sulle esportazioni di gas naturale liquefatto. Entrambe le parti hanno molto da guadagnare dalla collaborazione nel settore dell’energia.”
Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia, ha dichiarato: ”La diversificazione è un elemento importante per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’UE. Ci rallegriamo quindi dell’aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto – a prezzi competitivi – proveniente dagli Stati Uniti. Ciò avviene in un momento in cui la produzione europea di gas sta diminuendo più rapidamente del previsto e il ritmo di graduale eliminazione delle centrali a carbone nell’UE si è accelerato.”
L’UE ha cofinanziato o si è impegnata a cofinanziare progetti infrastrutturali per il GNL per un valore di oltre 638 milioni di € (cfr. elenco di progetti nell’allegato 2). In aggiunta agli oltre 150 miliardi di metri cubi di capacità inutilizzata di cui dispone, l’UE sta finanziando 14 progetti infrastrutturali per il gas naturale liquefatto, che aumenteranno la capacità di altri 15 miliardi di metri cubi entro il 2021 e che – in presenza delle giuste condizioni di mercato e di prezzi competitivi – potrebbero assorbire le importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti.
Attualmente, la legislazione statunitense prevede ancora l’autorizzazione preventiva per le esportazioni di gas naturale liquefatto verso l’Europa. Perché il gas naturale liquefatto statunitense possa essere esportato nell’UE, occorre eliminare queste restrizioni e semplificare le norme imposte dagli USA.
I presidenti Juncker e Trump hanno istituito un gruppo di lavoro esecutivo durante il loro incontro a Washington D.C. il 25 luglio. Da allora si sono avuti contatti tra i presidenti Juncker e Trump, tra la Commissaria UE per il Commercio Malmström e il rappresentante USA per il Commercio Lighthizer, nonché tra consiglieri di alto livello del Presidente Juncker e del Presidente Trump (il Segretario generale della Commissione Martin Selmayr e il primo consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow).
Si è convenuto che il 20 agosto il consigliere del presidente Juncker per il commercio e un alto funzionario dell’UE per il commercio si recheranno a Washington D.C. per incontrare le controparti statunitensi e continuare i lavori relativi all’attuazione della dichiarazione congiunta. In questo contesto, l’UE e gli Stati Uniti cooperano nel quadro di questo gruppo di lavoro esecutivo per aumentare le esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto verso l’Europa.
Contesto
Il mercato del gas naturale liquefatto globale sta diventando sempre più fluido e competitivo. Tra il 2017 e il 2023, gli scambi di gas naturale liquefatto a livello mondiale dovrebbero aumentare di oltre 100 miliardi di metri cubi, da 391 a 505[1]. L’Agenzia internazionale per l’energia prevede che le importazioni di gas naturale liquefatto nell’UE aumenteranno di quasi il 20% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2016.
L’aumento della produzione di gas negli Stati Uniti e l’avvio delle esportazioni di gas naturale liquefatto statunitense nell’UE nel 2016 hanno migliorato la sicurezza dell’approvvigionamento di gas in Europa e a livello mondiale. L’Europa importa attualmente circa il 70% del suo fabbisogno di gas, una percentuale destinata a crescere nei prossimi anni. Il gas naturale liquefatto svolge anche un ruolo importante nella strategia di diversificazione dell’UE, la quale, in quanto secondo mercato unico del gas al mondo dopo gli Stati Uniti, costituisce quindi un’opzione interessante per questo paese.
Al fine di aumentare ulteriormente le importazioni in Europa, occorre che i prezzi del gas naturale liquefatto statunitense siano competitivi sul mercato dell’UE. Inoltre, le seguenti azioni sono essenziali per facilitare le importazioni.
Sviluppo di capacità di gas naturale liquefatto nell’UE e negli Stati Uniti:
- Sviluppo di capacità di gas naturale liquefatto nell’UE e negli Stati Uniti:
le capacità d’importazione di gas naturale liquefatto dell’UE, che comprendono attualmente una capacità di riserva di circa 150 miliardi di metri cubi, sono ben sviluppate. Allo stesso tempo, tenuto conto della loro importanza strategica per la diversificazione, le capacità attuali vengono potenziate e si stanno sviluppando nuove capacità nel Mar Adriatico (sull’isola di Veglia in Croazia), nel Mar Baltico, (soprattutto in Polonia) e nel Mar Mediterraneo (in Grecia). Queste misure dovrebbero consentire un aumento significativo delle importazioni di gas naturale liquefatto nell’UE.
Gli Stati Uniti dispongono attualmente di una capacità di liquefazione pari a 28 miliardi di metri cubi e prevedono di aggiungere altri 80 miliardi di metri cubi entro il 2023, ampliando nel contempo i loro terminali di esportazione di gas naturale liquefatto.
- Eliminazione delle restrizioni normative degli Stati Uniti: l’UE non impone alcuna barriera non legata al mercato per il gas naturale proveniente dagli Stati Uniti e auspica un simile trattamento da parte statunitense, in particolare per quanto concerne l’eliminazione del requisito dell’autorizzazione preliminare per le esportazioni di gas naturale liquefatto verso l’UE.
I dati attuali dimostrano che le importazioni di gas naturale liquefatto statunitense nell’UE sono in aumento:
- dalla prima spedizione di gas naturale liquefatto statunitense nell’UE nell’aprile 2016, le importazioni di gas naturale liquefatto statunitense nell’UE hanno già raggiunto 2,8 miliardi di metri cubi (m3).
- Dall’inizio del 2016, l’UE ha ricevuto oltre 40 carichi di gas naturale liquefatto provenienti dagli USA. Nel 2017 l’Europa ha rappresentato oltre il 10% del totale delle esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto, rispetto a un 5% nel 2016.
Per ulteriori informazioni
Dichiarazione congiunta UE-USA del 25 luglio
Il gas naturale liquefatto (GNL) – contesto
ALLEGATO
1. Importazioni UE di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti
2. Sostegno dell’UE alle capacità di gas naturale liquefatto
Terminali GNL costruiti nel periodo 2013-2018 | ||||
Stato membro | Terminale | Anno di avviamento | Capacità (mld di m3/anno) | Cofinanziamento dell’UE |
Italia | FSRU OLT Offshore LNG Toscana | 2013 | 3,8 | |
Lituania | FSRU Independence | 2014 | 4,0 | 27,4 milioni di € (CEF) per gasdotti di connessione |
Francia | Terminale GNL Dunkerque | 2016 | 13,0 | |
Polonia | Terminale GNL Swinoujscie | 2016 | 5,0 | 130 milioni di € concessi (EEPR)202 milioni di € (FESR)332 milioni di € in totale |
Malta | Terminale GNL Delimara | 2017 | 0,7 | 0,7 milioni di € per studi (CEF) |
Terminali GNL in costruzione | ||||
Stato membro | Terminale | Anno di avviamento | Capacità (mld di m3/anno) | Cofinanziamento dell’UE |
Grecia | Terminale GNL Revithoussa (aumento della capacità) | 2018 | 2,0 (da 5,0 a 7,0) | 50,8 milioni di € (FESR) |
Spagna | Terminale GNL Tenerife (Arico-Granadilla) | 2021 | 1,3 | |
Spagna | Terminale GNL Gran Canaria (Arinaga) | 2022 | 1,3 | |
Terminali GNL sull’elenco dei progetti di interesse comune (PIC) | ||||
Stato membro | Terminale | Anno di avviamento | Capacità (mld di m3/anno) | Cofinanziamento dell’UE |
Croazia | Terminale GNL Veglia | 2019 | 2,6 | 108 milioni di € (CEF) per il terminale16 milioni di € (CEF) per le condutture di evacuazione124 milioni di € in totale |
Grecia | Terminale GNL nella Grecia settentrionale | 2020 | 5,5 | 2 milioni di € (CEF) per studi |
Cipro | Terminale GNL Cipro | 2020 | 101,2 milioni di € (CEF) | |
Svezia | Terminale GNL Göteborg | 2021 | 0,5 | |
Polonia | Terminale GNL Świnoujście (aumento della capacità) | 2022 | 2,5 (da 5,0 a 7,5) | |
Irlanda | Terminale GNL Shannon | 2022 | 6,2 |
CEF: Meccanismo per collegare l’Europa
EEPR: Programma energetico europeo per la ripresa
FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale
PIC: Progetti di interesse comune