Le tendenze della “supply chain antifragile” secondo IUNGO

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Lo scorso anno oltre il 90% delle aziende ha investito nelle tecnologie della supply chain digitale per rispondere alle principali sfide che stanno sconvolgendo il settore: quali novità stanno introducendo? Dai big data alla cybersecurity, la piattaforma di supply chain collaboration IUNGO ha individuato 8 tendenze contro stress, volatilità e disordine

Pandemia da Covid e contromisure, invasione in Ucraina, crisi energetica e alimentare stanno ridisegnando l’assetto delle catene di approvvigionamento. Secondo un sondaggio condotto da McKinsey & Company su un campionario di 113 leader della supply chain provenienti da ogni parte del mondo, lo scorso anno oltre il 90% delle aziende ha investito nelle tecnologie della supply chain digitale per rispondere con la trasformazione alle principali sfide che stanno sconvolgendo il settore: interruzione delle catene di approvvigionamento, carenza di manodopera e di materie prime.

Si è parlato a lungo di resilienza e di necessità di adottare ogni possibile strategia e buona pratica in quella direzione. Oggi si sente sempre più parlare del principio di antifragilità, ovvero dell’attitudine al costante miglioramento in funzione dei fattori di stress, volatilità, disordine che sollecitano persone e aziende. Questo ha portato e continuerà a portare le aziende verso l’introduzione di nuovi strumenti a supporto del business e alla revisione dei processi.” – dichiara Micaela Valent, Product Manager di IUNGO.

Ma quali novità sta abbracciando questa supply chain in mutazione? IUNGO, piattaforma di supply chain collaboration in cloud nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha identificato 8 tendenze che caratterizzeranno le catene di approvvigionamento nei prossimi mesi:

1) Sostenibilità  2) Cloud  3) Intelligenza Artificiale  4) Cybersecurity  5) Big data  6) Gestione del rischio  7) Automazione  8)Logistica intelligente

Le aziende dovranno lavorare molto sulla creazione di una cultura aziendale nell’adozione di tali tecnologie così come nella formazione. L’impegno dell’alto management è essenziale per garantire che le tecnologie e le strategie vengano adottate e applicate in modo coerente in tutta l’organizzazione. Sarà altresì importante sviluppare una strategia e un piano dettagliato per l’implementazione di queste tecnologie e strategie. Questo piano dovrebbe identificare gli obiettivi di business, le sfide e le opportunità, i requisiti di investimento, il personale e la formazione necessari, i tempi di implementazione e le metriche di valutazione. La collaborazione con i partner è un fattore fondamentale per massimizzare i benefici: sono infatti un punto cruciale per l’input dei dati ma anche per l’output delle azioni. Le aziende avranno la necessità di investire nelle infrastrutture e nelle tecnologie necessarie per supportare queste tecnologie e strategie. Ciò può includere l’acquisizione di software e hardware specializzati, l’aggiornamento delle reti e delle piattaforme informatiche, la formazione del personale e l’implementazione di misure di sicurezza informatica. Infine, ma non meno importante, la formazione e sviluppo del personale sia sull’utilizzo di queste tecnologie e strategie, nonché sulle migliori pratiche per l’implementazione e la gestione delle stesse.” – conclude Micaela Valent.

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