Le Nazioni Unite dovrebbero revocare l’embargo sulle armi in Libia sancito dal Consiglio di sicurezza nel 2011. Lo ha detto il premier libico Fayez al Sarraj in un’intervista al quotidiano francese, Le Monde.
“Abbiamo già chiesto all’Onu una parziale rimozione dell’embargo. I nostri guardiacoste non possono combattere con degli Zodiac contro le imbarcazioni dei contrabbandieri, altamente armati ed equipaggiati . Allo stesso modo non possiamo proteggere le nostre frontiere meridionali con solo (veicoli) 4×4 non equipaggiati”, ha aggiunto Sarraj, spiegando che lo Stato islamico (Is) “continua ad essere una minaccia in Libia così come in altri paesi”. Senza stabilizzazione della Libia, ha aggiunto Sarraj, il flusso di migranti e le organizzazioni terroristiche continuerà ad affliggere sia il paese nordafricano che l’Europa. “Siamo riusciti a battere lo Stato islamico a Sirte. Ma non c’è dubbio che ci siano sacche di presenza residua a sud di Sirte. C’è una piena collaborazione con gli Stati Uniti nella lotta contro questi gruppi. L’Is continua a rappresentare una minaccia in Libia come in altri paesi”, ha concluso il premier.