Tripoli, 11 febbraio 2017 – Dalla caduta dell’ex rais Muhammar Gheddafi nel 2011 la capitale libica è stata controllata da decine di milizie con affiliazioni diverse e mutevoli. Giovedì Mahmud Zagal, comandante della milizia di Misurata, ha annunciato la creazione della “Guardia nazionale libica”, affermando che il corpo sarebbe rimasto fuori dalle “dispute politiche, di partito e tribali”. La milizia intende proseguire la lotta contro il Daesh, proteggere le istituzioni e le missioni diplomatiche, ha detto Zagal. Non è chiaro se la guardia sostiene il governo di accordo nazionale appoggiato dall’Onu, che fatica ha imporre la sua autorità su tutto il Paese o semplicemente a controllare la capitale.
Una fonte del governo di Tripoli ha spiegato che i gruppi coinvolti hanno preso parte all’assedio per liberare Sirte dai takfiri, durato sette mesi e terminato con la cacciata dell’Isis a dicembre. Le milizie ben armate di Misurata, che controllano gran parte della Libia occidentale, hanno guidato l’assedio, ma il governo di unità nazionale ha smesso di sostenerle dopo la caduta di Sirte. “Ora si sentono marginalizzate e cercano appoggi” ha spiegato la fonte, che intende restare anonima. Rappresentanti del governo di Tripoli si sono incontrati oggi con i capi della milizia, per “cercare di trovare una soluzione”. Vari locali dicono che tra i miliziani ci sono anche i sostenitori di Khalifa Ghweil, leader dell’autoproclamato “governo di salvezza nazionale” che in gennaio hanno tentato invano di conquistare gli edifici di tre ministeri nella capitale libica.