Salerno, 2 ottobre 2017 – Contemporaneamente alla XV Convention Nazionale dei Propeller Clubs è uscito il nuovo lavoro dell’avvocato Alfonso Mignone edito dalla Tipografia La Nuova Mezzina di Molfetta, “La riforma portuale di Federico II”.
L’Autore, avvocato esperto in diritto marittimo e appassionato di storia, ripercorre le vicende che, nel 1239, portarono all’emanazione di una legislazione di riordino amministrativo di 11 porti del Regno di Sicilia considerati strategici per l’export di prodotti agricoli: l’ordinatio novorum portuum. Tali vicende, poco conosciute dagli storici, mettono in risalto la lungimiranza del’imperatore per la sua straordinaria visione “logistica”.
I vecchi porti feudali, ormai in decadenza dopo la caduta dell`Impero Romano d’occidente vengono statalizzati con il ruolo di “far cassa” per l’Erario e il compito è affidato a Portolani e Notai. Nel volume anche un’accenno alla nascita di embrionali forme di defiscalizzazione simili alle odierne “Zes” per incentivare gli investimenti del ceto mercantile veneziano e genovese nel Regno. Federico riforma la vecchia politica fiscale normanna, incoraggiando gli arsenali a costruire nuove navi e creando nuovi mercati con Africa e Oriente musulmano.