Livorno: AP, si è conclusa positivamente la missione istituzionale in India

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All’orizzonte nuovi accordi con i porti di Chennai e J. Nerhu. Roberto Alberti(Spedimar):«Alleanza strategica su project cargo e break bulk».Nardi: «Gli armatori si convincano: opportuno attivare nuove linee di traffico»

New Dehli,27 settembre 2012 – Se lo scopo della missione istituzionale effettuata a New Dehli da parte della delegazione guidata da Port Authority e Camera di Commercio era quello di far conoscere il porto di Livorno agli stakeholder indiani, si può dire che l’obiettivo è stato ampiamente centrato. Tanto che nei porti di Jawararlal Nehru e Chennai lo scalo labronico è stato preso in considerazione per un gentleman agreement focalizzato sullo scambio dei know how nel campo della gestione infrastrutturale, dei sistemi di Port community e delle politiche di port management.

«Fino ad oggi – ha spiegato il dirigente promozione e relazioni esterne dell’Autorità Portuale livornese, Gabriele Gargiulo – il porto di Chennai aveva stretto accordi di cooperazione soltanto con due porti: quello di Halifax, in Canada, e quello di Zeebrugge, in Europa; ora anche con noi potrebbe essere avviata un’intesa strategica per la definizione di un memorandum of understanding, aspettiamo il via libera dai ministeri competenti». È uno dei risultati raggiunti da questa missione – aggiunge Gargiulo – grazie alla quale «siamo riusciti ad attivare dei canali di comunicazione sia con le istituzioni (ministeri e ambiasciata italiana) che con gli operatori. Abbiamo presentato il porto di Livorno, che in India non era conosciuto; per noi si tratta di una prima assoluta: il nostro scalo ha tutte le carte in regola e può diventare un punto di riferimento per gli scambi commerciali tra lo Stato indiano e i mercati del Triveneto e dell’Italia centrale» .

E lo scopo ultimo della missione è stato proprio questo: gettare le basi per l’attivazione di nuove linee di traffico. Infatti, ciò che davvero interessa al governo indiano – lo assicura chi ha partecipato alla missione istituzionale – sono le potenzialità che Livorno può esprimere non solo sul fronte dei container, ma anche su quello della merce non containerizzata: «L’India ha bisogno di gente che investa nella realizzazione delle grandi infrastrutture – ha spiegato Roberto Alberti, presidente di Spedimar, presente alla missione indiana – e ha bisogno di ampliare l’orizzonte dei propri traffici sul fronte del project cargo e del break bulk, tipologie commerciali in cui Livorno eccelle».

Perché nella città dei Quattro Mori non si vive di soli contenitori, Livorno ha da sempre una natura multi-purpose, polifunzionale: ecco allora che si affaccia per lo scalo livornese la possibilità di diventare l’interlocutore privilegiato dell’India nel campo dell’automotive, delle merci varie, dell’impiantistica. Su questo fetta di traffico Livorno si gioca un pezzo del proprio futuro.

Ne è consapevole anche il presidente della Camera di Commercio, Roberto Nardi: «L’India è una realtà complessa che merita la nostra dedizione per implementare i rapporti economici. Ci sono enormi spazi commerciali da sfruttare. Il prossimo step sarà quello di andare a convincere gli armatori dell’opportunità di attivare una linea diretta su Livorno».

La delegazione, composta dalle Port Authorities di Livorno e Piombino, dalla Camera di Commercio, dai rappresentanti delle Associazioni di categoria delle imprese terminalistiche, degli spedizionieri e degli agenti marittimi, si è avvalsa anche della collaborazione di Toscana Promozione e della società italo indiana Octagona.

 

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