Livorno, bandi di gara pronti a gennaio per bacini e Porto 2000

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Provinciali: Il 2014 è stato un anno positivo

Livorno, 18 dicembre 2014 – «Quest’anno sono venute a maturazione le condizioni per rendere veramente competitivo il porto. Tutto ruota, però, attorno all’approvazione del Piano regolatore Portuale». Nel giorno della conferenza stampa di fine anno la riflessione del presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti, parte da qui, dalle decisioni prese sul bacino grande in muratura, da quelle sulla Porto 2000 e dall’esigenza mettere in sicurezza il Prp, mediando fra posizioni molto lontane fra loro e spuntando le unghie ai polemisti di professione.
Già, il piano regolatore portuale. Per il numero uno dello scalo labronico non c’è altro tempo da perdere: «Al Prp sono legate tre importanti partite, la gara sulla porto 2000, quella sui Bacini e la realizzazione della Piattaforma Europa, opera necessaria se vogliamo rispondere alle sfide del gigantismo navale in modo concreto».
L’ultimo tassello da infilare nel puzzle della zonizzazione portuale è la variante al piano strutturale del Comune.
«Abbiamo chiesto semplicemente alle istituzioni che non si facciano battaglie politiche sulla pelle del porto – ha detto il segretario generale Massimo Provinciali –, se ci fossero delle osservazioni sulle aree di waterfront tra il porto e la città siamo ovviamente pronti ad accoglierle ma si proceda speditamente».
«Sul Prp – ha aggiunto Gallanti – il Comune ha già dato l’intesa e, nella precedente consiliatura, ha approvato a maggioranza la variante al piano strutturale. Quel che resta da fare è rispondere alle osservazioni di 16 soggetti che, durante il periodo di pubblicazione della variante sul Burt, hanno inviato alcune controdeduzioni».
Il presidente dell’APL ha inoltre sottolineato che le aree di competenza del Comune sono assai limitate: riguardano le aree di contiguità tra la città e il porto e non hanno nulla a che vedere con il compendio dei bacini.
E poi c’è il tema della cosiddetta “privatizzazione” della Porto 2000. Gallanti, e assieme a lui Provinciali, hanno ribadito che Authority e Camera di Commercio faranno tutto ciò che è in loro potere per salvaguardare la presenza del pubblico all’interno di una compagine societaria la cui maggioranza verrà presto ceduta ad un nuovo socio. «Entro la fine dell’anno o l’inizio del 2015 – ha detto Provinciali – convocheremo l’assemblea per modificare lo statuto della società. Verrà stabilito che sulle questioni più delicate i soci dovranno votare a maggioranza qualificata»
Tra il 15 e il 20 gennaio verranno comunque pubblicati i bandi di gara sia per la cessione delle quote della Porto di Livorno 2000 che per l’affidamento dei bacini.
La conferenza di fine anno è servita inoltre a Gallanti per fare il punto della situazione sui cantieri aperti nel corso del 2014: la caratterizzazione dei fondali della Darsena Toscana e il dragaggio del lato Nord del Molo Italia sono ormai una realtà, il primo lavoro è stato già completato ed è propedeutico all’approfondimento vero e proprio dei fondali del principale terminal contenitori del porto, il secondo verrà ultimato intorno alla prima settimana di gennaio e favorirà la delocalizzazione della Compagnia Portuale dall’Alto Fondale.
Altra scommessa importante è quella relativa al consolidamento delle due vasche di colmata, la seconda verrà terminata nel 2015 ma è già funzionante ed ha accolto i fanghi del dragaggio del Molo Italia.
«Abbiamo commissionato uno studio per valutare l’opportunità di perforare, sia pure in modo limitato, la guaina impermeabile che la normativa Sin impose all’atto dell’approvazione dei progetti – ha detto il dirigente Ambiente e sicurezza, Giovanni Motta -;lo studio valuterà quali sono i rischi connessi a questo tipo di operazione, ma dubito ce ne siano. A gennaio potremo inviare il progetto alla Regione per le opportune valutazioni».
Infine, meritano una particolare attenzione altre due opere infrastrutturali: la resecazione della banchina del Marzocco (il primo lotto è terminato, il secondo si concluderà nel 2015) permetterà l’allargamento del canale di accesso di 30 metri, mentre il banchinamento della Darsena Calafati consentirà lo spostamento del bacino galleggiante Ercolino II, attualmente ubicato al Magnale, e che tanti problemi aveva dato alla manovra delle navi.

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