Livorno, 10 novembre 2016 – Un presunto avanzo di cassa di 51,8 milioni, un risultato economico netto di 5,7 milioni e un avanzo di amministrazione che di qui alla fine dell’anno prossimo dimagrirà di 6,3 milioni, passando da 37,1 a 30,8 milioni di euro. Sono i numeri illustrati dal dirigente amministrativo dell’Apl, Simone Gagliani, e riportati nero su bianco nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario del 2017, che questa mattina è stato approvato dal Comitato Portuale.
«La fine del 2016 – ha detto il commissario Gallanti – coincide con il termine di questa gestione dell’Autorità Portuale di Livorno in vista dell’ormai prossima costituzione dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale. In questi anni, sia grazie sia a una oculata politica di bilancio che ad una coraggiosa politica degli investimenti e della regolazione delle attività portuali, il porto ha recuperato posizioni importanti nello scacchiere nazionale e mediterraneo. Consegno alla futura amministrazione un porto migliore di come l’ho trovato sei anni fa».
L’avvocato dei moli si è poi soffermato sul bilancio di previsione 2017 che – ha rimarcato – non può che essere un documento contabile ispirato a principi di cautela e di ordinaria amministrazione, concentrato sulla prosecuzione degli investimenti infrastrutturali già previsti nei vigenti strumenti di programmazione: «Il 2017 – ha sottolineato – è un anno ponte tra quanto fatto in termini di ammodernamento e recupero dei traffici e quanto ancora c’è da fare, a partire dalla piena attuazione del Piano Regolatore Portuale».
Le spese per investimenti
Per proseguire lungo la strada ormai tracciata e per riportare a Livorno sviluppo economico ed occupazionale, l’Autorità Portuale intende spendere per l’anno che viene 28,8 milioni di euro per la realizzazione di opere infrastrutturali e la manutenzione straordinaria del porto: mediante risorse proprie, saranno spesi 10 milioni di euro per le attività propedeutiche alla realizzazione della Piattaforma Europa e 2,2 milioni e mezzo per attività di dragaggio varie (1 mln per la Darsena Calafati e 1,5 mln per la Darsena n.1). Attraverso il mutuo acceso con la BEI verranno poi spesi 2,1 mln di euro per la costruzione del nuovo magazzino per cellulosa in zona M-K; 3,5 mln per le attività di approfondimento dei fondali prospicienti i pontili 12 e 13 e 2,8 per il dragaggio della nuova Darsena Petroli. Verranno poi promossi investimenti importanti per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie sulla sponda est della Darsena Toscana (500 mila euro); per la connettività tra il porto e l’interporto (400 mila euro). Infine, 2 mln di euro saranno impegnati per le opere di manutenzione straordinaria di strade e banchine. Oltre alle spese per investimenti (uscite in conto capitale), si prevedono spese correnti per 16,2 mln di euro.
Le entrate
Le entrate correnti sono iscritte per 26,8 mln di euro. La Port Authority prevede di incamerare per il 2017 16,8 mln di euro dalle tasse portuali (11 mln) e dalle tasse di ancoraggio (5,5 mln). Mentre verranno incamerati 8 mln di euro grazie ai canoni demaniali. A queste si aggiungono le entrate in conto capitale per circa 1,2 mln di euro.
Il Programma Triennale delle opere pubbliche
Oltre al bilancio di previsione è stato approvato il programma triennale 2017/2019 delle opere pubbliche. Dal quadro delle risorse emergono impegni di spesa nel triennio per 126,2 milioni di euro. Per il 2017 risultano investimenti per 26 milioni, per il 2018 e 2019 ci sono 100 mln a disposizione, più o meno divisi in parti uguali tra i due anni.
Il nuovo numero massimo delle autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali
Nel corso della riunione il Comitato Portuale ha anche adottato la delibera concernente la determinazione del numero delle autorizzazioni all’esercizio delle operazioni e dei servizi portuali. Per il 2017 rimarrà inalterato il numero massimo dei soggetti autorizzabili: saranno 20 le imprese che potranno svolgere le operazioni portuali, e otto quelle abilitate a svolgere i servizi portuali.