Livorno: la cessione delle quote della Porto 2000,obbligo di legge imprescindibile

livorno,sindaco alessandro cosimi

Livorno, 30 ottobre 2013 – È alla fine della riunione di Comitato Portuale che il presidente Gallanti prende la parola sulla questione Porto 2000, e lo fa mettendo sul tavolo alcuni elementi per lui imprescindibili: «Abbiamo quattro punti essenziali su cui dobbiamo riflettere – ha sottolineato – punto primo, la legge è inoppugnabile: dobbiamo scendere sotto il 50%. Non possiamo ignorare la normativa nazionale soltanto perché fino ad oggi non è stata applicata. Punto 2: l’unico modo che conosciamo per scendere sotto il 50% è tramite gara. Punto 3: sarà l’advisor a dirci che valore ha l’impresa, di quanto dobbiamo scendere, e quando è consigliabile vendere. Punto 4: nessuna dietrologia sul gentleman agreement fra me e il presidente della Camera di Commercio: Roberto Nardi si è semplicemente impegnato, e lo ha fatto in occasione del Comitato Portuale, a non esercitare il diritto di prelazione sulle quote della Porto 2000 che l’Authority è obbligata a vendere sulla base delle prescrizioni di legge».

«All’inizio della prossima settimana – ha aggiunto Provinciali – apriremo le buste per la scelta dell’Advisor, che a partire dall’aggiudicazione dell’incarico avrà al massimo 90 giorni per fornirci le valutazioni richieste».

Il sindaco Alessandro Cosimi, presente in Comitato Portuale, ha espresso il proprio apprezzamento per il modo in cui sino ad oggi è stata gestita la partita sulla dismissione delle quote di maggioranza della società che a Livorno gestisce le crociere: «Il nostro percorso è quello stabilito nel Piano Operativo Triennale – ha spiegato –, lo studio dell’Advisor è uno strumento utile anche per capire quali vantaggi potrebbe avere l’economia cittadina da un percorso di valorizzazione dei nostri asset».

Il primo cittadino ha fatto notare che il Pot «non preconizza situazioni di astrazione dei soggetti pubblici dal settore crocieristico» e che l’interesse pubblico della Regione Toscana per questo asset è e rimane una importante opportunità: «La Regione – ha concluso Cosimi -, ha già espresso con un certo convincimento l’interesse ad  operare in sinergia con gli altri enti locali per creare una piattaforma comune su turismo e crociere, e non è pertanto esclusa a priori da un percorso che candida Livorno a diventare un porto crocieristico all’avanguardia; è chiaro che lo stesso ragionamento vale per gli attori internazionali potenzialmente interessati al nostro scalo marittimo. Ci troviamo soltanto nella fase iniziale di un dibattito sul quale ci dovremo pronunciare nelle prossime riunioni di Comitato Portuale per definire le scelte strategiche».

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