Gli Adeguamenti Tecnico Funzionali a Livorno
Livorno, 26 giugno 2019 -Il nuovo Piano di Impresa di Lorenzini e l’autorizzazione ex art.16 Il Comitato di Gestione ha infine esaminato e approvato sia l’aggiornamento del Piano di Impresa che il Piano Economico Finanziario presentati dalla società Lorenzini rispettivamente il 24 dicembre del 2018 e 15 febbraio del 2019.
Il terminalista, che opera da tempo in un’area della sponda est della Darsena Toscana, ha fatto registrare negli ultimi anni un incremento del traffico containerizzato, che è diventato rilevante
rispetto a quello di movimentazione e stoccaggio delle merci varie, che pur rimane strategico.
Con il via libera al piano industriale, l’organo esecutivo di Palazzo Rosciano prende atto di questi sviluppi, ma impone il rispetto di alcune condizioni finalizzate a garantire la realizzazione della
Piattaforma Europa, che rappresenta il fondamentale interesse pubblico per uno sviluppo del porto di Livorno in relazione anche alle dimensioni delle nuove navi.
In particolare, la società dovrà impegnarsi a presentare entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando di gara per l’affidamento in concessione mediante project financing della
realizzazione e gestione della prima fase della Piattaforma Europa, un nuovo piano industriale compatibile con le previsioni della Nota Tecnica di Aggiornamento al Piano Attuativo di Dettaglio
relativo alle previsioni di sviluppo del traffico Multipurpose: a partire da quel momento le attività di movimentazione dei container non compatibili con l’operatività della Piattaforma Europa saranno pertanto consentite in via residuale (sarà uno studio specifico indirizzato al traffico dei contenitori a
definire il quantum esatto).
Lorenzini è stato quindi autorizzato allo svolgimento delle operazioni portuali ex art.16 per tutto il ciclo operativo in conto terzi sino al 31-12-2029.
Questa zona, rappresentata nel Piano Regolatore nella sua funzione originaria di “Industria Energetica”, verrà utilizzata per i prodotti forestali.
L’AdSP ha aperto un confronto con ENEL per promuovere una iniziativa di partenariato pubblico privato per la sistemazione delle aree e la realizzazione di un nuovo accosto in corrispondenza dell’area Ex-Enel che permetta l’arretramento dell’attuale filo di banchina, ampliando in questo modo lo specchio di evoluzione (il cui raggio passerà dagli attuali 170 ai 200 metri). Lo scopo è quello di arrivare a ospitare navi break-bulk fino a 300 metri di lunghezza, ampliando gli spazi di manovra esistenti per le evoluzioni.
Questo intervento permetterebbe inoltre di delocalizzare la movimentazione dei prodotti forestali dalla Calata Alto Fondale oggi destinata sia al traffico di cellulosa sia a quello dei passeggeri.
Questo intervento permetterebbe inoltre di delocalizzare la movimentazione dei prodotti forestali dalla Calata Alto Fondale oggi destinata sia al traffico di cellulosa sia a quello dei passeggeri.
Ex Trinseo