Livorno, 10 aprile 2015 – La Procedura ristretta per l’assentimento in concessione demaniale marittima del compendio dei bacini di carenaggio è appena stata pubblicata sui servizi telematici della Gazzetta Comunitaria. A dare la notizia, nella seduta odierna del Comitato Portuale, è stato il responsabile del procedimento, il dirigente demanio e lavoro portuale dell’Authority, Matteo Paroli, che ha aggiunto: «il bando verrà pubblicato tra oggi e domani anche sul sito web dell’Ente e sulla Gazzetta Ufficiale Italiana».
La gara è stata confezionata seguendo quattro specifici criteri qualitativi e quantitativi, cui verranno assegnati determinati punteggi: da un minimo di zero ad un massimo di 30 per i primi tre, fino ad un massimo di 10 per l’ultimo.
Il Piano di Impresa
Fondamentale sarà la presentazione di un piano di impresa e di investimento che consenta il miglior recupero funzionale del compendio e la successiva manutenzione dei beni oggetto di concessione, secondo il piano industriale che i concorrenti vorranno presentare.
Le compatibilità ambientale
I servizi di riparazione e costruzione navale dovranno non soltanto rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente, ma migliorare le compatibilità ambientali e sanitarie rinvenibili nell’area in questione.
Il Piano industriale
Verranno inoltre assegnati fino ad un massimo di 30 punti al piano industriale inerente lo sviluppo del comparto dell’allestimento e riparazione navale per navi mercantili e passeggeri di piccola e media dimensione nel settore delle costruzioni e refitting di grandi yacht. Le navi non dovranno di norma avere una larghezza maggiore di 30 metri. Tale limitazione, dovuta al contesto operativo dell’area, consentirà comunque, e senza restrizioni, di poter lavorare tutte le unità navali che sono accoglibili all’interno del bacino galleggiante, con la possibilità di operare, di volta in volta, anche navi di maggiori dimensioni, qualora ne ricorra l’esigenza e, naturalmente, previa autorizzazione delle Autorità competenti.
Il prezzo offerto per il canone demaniale
Il canone base annuale richiesto per l’assentimento in concessione dei bacini è di 121 mila euro. Avrà un punteggio maggiore (fino ad un massimo di 10 punti) chi offrirà di più.
Con riferimento alla capacità economica e finanziaria, l’impresa concorrente deve aver realizzato negli ultimi tre anni un fatturato globale non inferiore ai 5 milioni di euro, un fatturato triennale relativo ad attività identiche o analoghe rispetto a quelle oggetto della gara non inferiore ai 3 milioni di euro, e deve dimostrare di possedere una consistenza patrimoniale da comprovarsi mediante relazione asseverata da un commercialista o un esperto contabile.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 30 giugno.