Quest’anno, sotto l’albero di Natale, Livorno troverà anche una società, l’ALP, completamente ristabilita. Il soggetto che, ai sensi dell’articolo 17 della legge n.84 del 1994, fornisce lavoro temporaneo in porto ha infatti superato a dicembre quota 1.000 turni, risultato impensabile anche soltanto un anno fa.
Livorno, 24 dicembre 2015 – L’Agenzia per il lavoro in porto, subentrata ad Agelp, si trovava infatti in una grave crisi, figlia del calo dei traffici e quindi delle richieste di lavoro temporaneo, ma anche di un’organizzazione del lavoro in porto al limite dell’illegittimità. L’ingresso in ALP dell’Autorità portuale, soluzione innovativa e coraggiosa, ha creato le basi affinché tutte le imprese associate e quelle appaltatrici di segmento del ciclo produttivo, comprendesse l’obiettivo strategico posto dall’Ente, orientato ad una riorganizzazione del sistema del lavoro portuale.
“Il passaggio dai 200 turni lavorati di gennaio ai 1.000 di dicembre – ha dichiarato Giuliano Gallanti, Commissario dell’Authority – è la dimostrazione tangibile che quel percorso intrapreso era corretto. Si tratta di un risultato davvero figlio della coesione che c’è stata in questo anno tra le imprese associate ad ALP, i lavoratori e l’Autorità portuale”.
“Un ringraziamento particolare – ha aggiunto il Segretario generale dell’Authority, nonché Presidente pro-tempore dell’Agenzia per il lavoro in porto, Massimo Provinciali – voglio farlo ai lavoratori di ALP, che pur tra mille difficoltà hanno compreso il senso dell’operazione messa in campo, all’Amministratore delegato Luca Becce, e a Carlo Savi, Presidente di Uniport, che oltre ad aver condotto con grande capacità il traghettamento da Unicoop Servizi ad Uniport, ha contribuito in maniera determinate alla riorganizzazione del lavoro in porto”.