Londra: traffico container. Il divario tra offerta e domanda sara’ piu’ ampia nel 2014

NAVE PORTACONTAINER, EVERGREEN

Londra, 13 gennaio 2014 – L ‘ offerta e la domanda nel settore del trasporto container che si prevede piu’ ampio nel 2014 , rischia di aggravare la volatilità dei tassi di nolo, costringendo i vettori a rafforzare le misure di riduzione dei costi .
Alphaliner prevede un gap di tre punti percentuali nel 2014 , derivante dalla crescita dell’offerta prevista del 7,6 per cento e una crescita della domanda del 4,6 per cento .
Ciò a fronte di una previsione di gap 2,6 punti percentuali nel 2013 , secondo Citi Research , derivante dalla prevista crescita dell’offerta di 6,1 per cento e 3,5 per cento di crescita della domanda , secondo i rapporti del giornale finanziario statunitense Journal of Commerce .
Il miglioramento dei volumi di traffici container su est-ovest derivanti da una costante ripresa dell’economia statunitense e l’economia europea più stabile – già riflesse in un aumento dei volumi trans – Pacifico e Asia-Europa nella seconda metà dello scorso anno – saranno compensati da un diluvio di capacità in crescita nel nuovo anno .
Clarksons prevede una crescita trans- Pacifico nel 2014 al 5,1 per cento , contro una stima di 3,4 per cento di crescita nel 2013 . In Asia -Europe , il mediatore marittimo inglese prevede un 5,7 per cento di crescita quest’anno, rispetto al cinque per cento nel 2013 .
Tuttavia, i traffici transatlantici potranno difficilmente trarre profitto da questo situazione , a causa della sfavorevole domanda-offerta che e’ in forte squilibrio. “Sebbene la domanda migliorerà , l’offerta probabilmente continuerà a superare la crescita della domanda “, ha detto Citi Research in un rapporto 2 gennaio scorso.
La probabile sovraccapacità globale, proseguendo anche nel 2014, si tradurrà per le linee marittime la spinta per tagliare i costi , sia ampliando le alleanze in modo da massimizzare l’utilizzo delle navi e adottando misure per rendere efficienti le navi per ridurre il consumo del carburante o da ridurre i tempi di sosta delle navi in porto in modo da massimizzare le opportunità di slow steaming.

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