Mantova e Cremona:il trasporto via acqua per il futuro dell’economia locale

navigazione fluviale

Mantova 21 febbraio 2012 – La crisi economica sta colpendo forte tutti i settori, con importanti contraccolpi anche nel comparto della logistica e dei trasporti. Cosa fare, dunque, per rilanciare l’economia sul territorio ottimizzando i sistemi di trasporto tradizionali, che oggi stanno pagando dazio in particolar modo alla voce-costi? Se n’è parlato nel corso del meeting svoltosi nella sede della Provincia di Mantova lo scorso 13 febbraio, al quale hanno preso parte i partner del progetto europeo LOGPAC (ALOT, Province di Cremona, Mantova ed UNII). Lo scopo è creare un network tra le autorità portuali per la promozione del sistema di navigazione interna, proponendo pacchetti logistici che ne favoriscano l’installazione, assistenza tecnica ed un meccanismo di incentivazione rivolto alle imprese attive sul territorio.

Non solo: l’incontro del 13 febbraio è stata anche l’occasione per illustrare i dati dell’analisi effettuata dall’Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica (ALOT) volta a fotografare il trend di traffici movimentati via acqua-ferro-gomma negli ultimi quattro anni all’interno del bacino del Sistema Idroviario.In Lombardia Orientale è attivo un sistema di porti di navigazione dotati di collegamento ferroviario, tuttavia queste strutture risultano in parte sottoutilizzate. Allo stesso tempo, le imprese private attive sul territorio hanno un problema nel trovare un adeguato spazio logistico per le proprie attività a causa del problema cronico della congestione che interessa la più importante piattaforma logistica del Nord Italia.

E’ in questo contesto che i partner del progetto LOGPAC, finanziato al 50% dalla DGMOVE (Directorate-General for Mobility and Transport) con un budget di circa 200 mila euro, stanno lavorando per incentivare un maggiore utilizzo delle infrastrutture portuali esistenti da parte degli operatori privati locali. Questo attraverso una strategia di comunicazione in termini di localizzazione di imprese logistiche e produttive, la definizione di un pacchetto di insediamento logistico adatto alle caratteristiche professionali degli operatori e, infine, la definizione di un meccanismo di incentivazione al fine di accrescere una domanda aggregata di servizi logistici.

Nel dettaglio, per il 2012 l’attività di progetto includerà una fase di contatto con le imprese e gli operatori privati, potenzialmente adatte all’utilizzo del trasporto via acqua ed all’insediamento presso le aree portuali. Per le aziende che si mostreranno interessate saranno definiti dei pacchetti logistici ritagliati sulla base delle caratteristiche dell’impresa (tipo di merci, attitudine all’esportazione, principali mercati target). Inoltre sarà definito e implementato un sistema di business plan e di incentivi, al fine di accompagnare l’impresa nelle difficoltà burocratiche durante il cambio e stimolarla ad utilizzare la navigazione interna.

In merito a ciò, ALOT sta mettendo a punto un meccanismo di incentivi di tipo localizzativo e di servizio, al fine di favorire la localizzazione di operatori appartenenti alla logistica in generale ed ai settori produttivi i cui prodotti risultino trasportabili via acqua. I pacchetti si baseranno su forme di accordo tra le imprese, finalizzate ad accrescere la domanda aggregata di servizi logistici e le autorità portuali interne e su un modello di semplificazione amministrativa e di benefici condivisi.

Questo meccanismo darebbe vantaggi sia agli operatori che scelgono di trasferire le proprie merci verso il sistema di navigazione interna e sia agli Enti ed alle Istituzioni che vedrebbero generare reddito ed occupazione nel proprio territorio. Il Sistema Idroviario nel suo complesso, e le proposte del progetto, verranno inoltre presentati in due seminari di approfondimento che si terranno a Cremona e a Mantova rispettivamente nei mesi di maggio e giugno, ed in due fiere europee della logistica, per attirare imprese straniere potenzialmente interessate ad insediarsi nel territorio mantovano o cremonese.

LO STUDIO DI ALOT

Nel corso del 2011 ALOT ha elaborato per conto delle Province una dettagliata analisi comparativa volta a fotografare il trend di traffici movimentati via acqua-ferro-gomma negli ultimi quattro anni all’interno del bacino del Sistema Idroviario. Lo studio ha riguardato i flussi import/export delle Province adiacenti al territorio mantovano e cremonese, tra le quali Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia verso i Paesi esteri del Nord Europa, Mar Adriatico e Mar Mediterraneo. L’analisi di mercato ha evidenziato nel corso del 2009 un export 9.795.204 tonnellate ed un import pari a 22.212.123 tonnellate registrando nel 2010 un aumento del 7% in export pari a 10.489.963 tonnellate ed un lieve calo del 2% in import pari a 21.833.423 tonnellate. (Fonte ISTAT, elaborazione ALOT). L’impegno delle Province di Mantova e Cremona è quello di permettere al Sistema Idroviario di intercettare i significativi flussi di traffico che attualmente viaggiano su gomma e su ferro per trasferirli sulle vie navigabili. La congestione, gli incidenti, l’inquinamento atmosferico, il rumore e l’impatto sui cambiamenti climatici sono alcuni dei principali effetti “collaterali” legati alle modalità di trasporto più utilizzate. Dai risultati ottenuti infatti, si è riscontrata una forte potenzialità per tutte quelle categorie merceologiche particolarmente trasportabile via acqua: i metalli di base ed i prodotti in metallo, i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniera, i coke ed i prodotti petroliferi raffinati.

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