Mantova, 1 febbraio 2013 – Il capoluogo mantovano e’ stato sede,il 31 gennaio scorso, della conferenza internazionale organizzata da ALOT per scoprire come le nuove tecnologie contribuiscono a migliorare la sicurezza dei trasporti via acqua. L’evento si inserisce nell’ambito del progetto SEE MARINER (Sistema Integrato di monitoraggio del trasporto merci pericolose per via marittima e fluviale nel Sud-Est Europa).
Fra i tanti progetti tesi a un’ottimizzazione dei trasporti e ad un aumento della competitività del sistema, spiccano quelli che incentivano l’utilizzo delle vie di navigazioni interne come alternativa ai più dispendiosi e inflazionati trasporti su gomma.
Per garantire tuttavia un’adeguata prevenzione dai rischi di inquinamento connessi ai transiti di merci pericolose, ha preso il via da circa due anni SEE MARINER, acronimo di ”Sistema Integrato di monitoraggio del trasporto merci pericolose per via marittima e fluviale nel Sud-Est Europa”, un progetto di 35 mesi co-finanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma di cooperazione transnazionale South East Europe (SEE).
Su questo tema specifico ALOT, Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica, partner di SEE MARINER, ha organizzato un worskshop internazionale dal titolo “Sicurezza del trasporto marittimo e fluviale di merci pericolose. Innovazioni tecniche e buone pratiche” sotto l’egida della Provincia di Mantova-Autorità Portuale nella Sala Consiliare della Fondazione Università di Mantova. La conferenza si e concentrata su questioni quali i principali rischi ambientali associati al trasporto marittimo e fluviale delle merci pericolose, movimentazione e stoccaggio delle stesse nelle aree portuali dell’Europa sud-orientale, e le politiche che sono state sviluppate al fine di migliorare la sicurezza dei trasporti marittimi e fluviali di merci pericolose a livello europeo, nazionale e locale. Inoltre, e’ stato presentato il sistema SEE MARINER e altri sistemi informatici volti al monitoraggio del trasporto e della movimentazione delle merci pericolose e insieme alle migliori pratiche a livello locale ed europeo. L’evento ha visto la partecipazione di esperti europei e italiani provenienti dai Paesi d’origine e partners del progetto ovvero
Albania, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Italia, Montenegro, Romania e Slovenia, e rivolto ai Governi nazionali, alle autorità costiere regionali e locali, alle autorità portuali, agli armatori e operatori, agli istituti di ricerca e alle ONG che operano nel settore.
Il contributo di ALOT all’interno del progetto SEE MARINER verte sul coordinamento dell’analisi dello stato dell’arte e delle migliori pratiche internazionali. Un ruolo importante, dunque, in qualità di responsabile della pianificazione e dell’attuazione della ricerca transnazionale, dell’identificazione e dell’analisi dei buoni esempi propedeutici allo sviluppo e implementazione del Sistema SEE MARINER. ALOT supporta inoltre le Province in fase di sviluppo e implementazione del Sistema all’interno del territorio dell’Est Lombardia, tanto che uno dei centri dati informatizzato per il monitoraggio del trasporto delle merci pericolose è previsto in Provincia di Mantova.
SEE MARINER:
SEE MARINER si propone di contribuire allo sviluppo sostenibile delle risorse costiere e marine e quindi di favorire una migliore qualità dell’ambiente nella zona SEE. Il progetto si tradurrà nello sviluppo e implementazione di un sistema innovativo, trasferibile e replicabile e getterà le basi per il network SEE MARINER mettendo a disposizione strumenti e servizi per migliorare l’interoperabilità delle attività di monitoraggio e incrementare l’efficienza delle operazioni per una prevenzione comune dei rischi ambientali. Il consorzio di progetto è composto da dodici partner: Piraeus Port Authority SA (Lead Partner), European Community Business and Innovation Center of Attika, MEDITERRANEAN SOS Network, Venice Port Authority, ALOT s.c.a.r.l.- Agency of East Lombardy for Transport and Logistics, Luka Koper- port and logistics system, plc., Pannon Business Network Association, Union of Bulgarian Black Sea Local Authorities, Romanian Inland Ports Union, the Port of Bar Holding Company, Institute of Transport, TINA VIENNA Urban Technologies and Strategies GmbH (Observer).
Progetto SEE MARINER,Sistema Integrato di monitoraggio del trasporto merci pericolose per via marittima e fluviale nel Sud-Est Europa Programma South East Europe – Programma di Cooperazione Transnazionale. Durata 01/02/2011-31/12/13- IN CORSO Budget € 1.747.900 EUR; co-finanziamento FESR 85.00% Web http://www.seemariner.eu/; https://www.facebook.com/#!/pages/SEEMARINER/
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ALOT:
ALOT viene costituita nel 2008 dalle Province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona per la promozione di infrastrutture e servizi della logistica e del trasporto merci e persone dell’Est Lombardia ed il miglioramento della Mobilità. La società, il cui capitale sociale è completamente pubblico ed equamente diviso fra i Soci, ovvero le quattro Province, opera quale in-house provider in esclusiva delle stesse e si pone come strumento di raccordo fra pubblico e privato nello sviluppo di iniziative per il trasporto sostenibile sul territorio. ALOT è stata concepita quale incubatrice, sviluppatore e gestore di progetti di mobilità sostenibile a livello locale ed Europeo, grazie al trasferimento delle esperienze e delle competenze sviluppate nell’ultimo quinquennio di progettazione a livello inter-regionale e transnazionale dalle Province. Le attività di supporto da parte della società lombarda alle quattro Province si traduce nell’espressione di pareri per la pianificazione territoriale e per lo sviluppo di nuove infrastrutture; nello sviluppo di progetti; nella ricerca di finanziamenti; nella consulenza e assistenza amministrativa ai progetti finanziati con fondi comunitari; nello sviluppo di studi strategici e piani di marketing; nell’organizzazione di fiere e tavoli di lavoro; nell’interlocuzione con le imprese operanti sul territorio; nello sviluppo di una strategia diimplementazione del Trasporto Pubblico Locale.
Intervento di Alberto Grandi, Assessore politiche per la sostenibilita’ ambientale e turismo:
Le politiche per i trasporti che la Provincia di Mantova persegue, sono orientate alla sicurezza degli operatori e alla sostenibilità ambientale, coerentemente alle direttive divulgate dalla Comunità Europea e in accordo con Regione Lombardia.
La sfida della mobilità delle merci impone alla Lombardia ed alle sue Province, un impegno maggiore, dovendo perseguire ogni forma di trasporto integrato ed intermodale che permetta di veicolare in maniera virtuosa le merci al fine di rispondere alle esigenze di mobilità di imprese e cittadini ed, al contempo, osservare i limiti di emissioni condizionati dalla qualità dell’aria e più in generale dell’ambiente.
Se la Lombardia è la principale origine/destinazione per il trasporto delle merci in Italia., circa 400 milioni di tonnellate per anno, suddivise pressoché equamente tra il traffico interno e quello proveniente o diretto da/per altre Regioni o Stati esteri, purtroppo, circa il 90% delle merci viene trasportato su gomma.
Cosa fare per invertire la tendenza. Negli ultimi anni a Mantova si è consolidato il trasporto intermodale presso il porto di Valdaro, piattaforma trimodale (ferro, acqua, gomma) che dal 2007 la Regione ha affidato alla Provincia. Su questa piattaforma, abbiamo investito insieme ai privati, decine di milioni di Euro per:
- migliorare la dotazione di binari in porto;
- costruire nuove banchine fluviali;
- costruire nuove aree di stoccaggio cereali,
- costruire nuovi capannoni per lo stoccaggio di colli e container ;
- nuove fognature a disciplinare le acque meteoriche;
- costruire piattaforme attrezzate per la movimentazione di merci pericolose e infiammabili;
- un polo di pesatura e tracciamento delle merci in ingresso e uscita dal porto.
- una bretella di collegamento veloce con il casello autostradale
- uno sfiocco ferroviario a metà raccordo nel cuore della Zona industriale di retroporto.
- Nuova conca di Valdaro fra idrovia e laghi di Mantova
Cosa ha iniziato a produrre l’investimento con i privati ?:
- un nuovo traffico ferroviario di granaglie, e chimica in magazzini privati;
- un nuovo investimento di privati per la costruzione di capannoni in porto in fregio all’acqua per movimentare brame di acciaio, coils, ghise;
- con l’Autorità portuale di Venezia la sperimentazione di container da Venezia a
Mantova si è consolidata e adesso una flotta fluviale è praticamente dedicata a questo traffico. Il trasporto intermodale si effettua con unità di carico (container o casse mobili), che compiono la maggior parte del proprio tragitto su chiatta e solo la parte terminale su strada. Attualmente, sono 24 milioni di tonnellate/anno movimentate su ferro in Lombardia, e 2/3 sono costituiti da trasporto intermodale, su Mantova piccole percentuali contribuiscono ad alleggerire il carico stradale verso Milano.
- Un numero sempre crescente di addetti, perlopiù qualificati e specializzati, ruotano intorno all’economia del porto di Valdaro, realtà economica che si sta radicando nel tessuto produttivo delle Imprese e dei territori limitrofi.
Le Merci pericolose
Il tema delle merci pericolose a Mantova e tali per caratteristiche di fuori peso, fuori sagoma e pericolosità è di lunga tradizione.
Con i nuovi investimenti in porto, abbiamo previsto la costruzione di una banchina dedicata agli eccezionali per favorire il RO/RO da strada a stiva traghetto, per agevolare l’imbarco di grandi manufatti per sostenere in banchina gru di elevato tonnellaggio.
Non tutte le Imprese ancora conoscono questa dotazione infrastrutturale al porto di Valdaro, anche perché i lavori di riqualificazione non sono completamente ultimati. A breve partirà con ALOT (l’Agenzia dei Trasporti della Lombardia Orientale) di cui la provincia di Mantova è socia insieme a Cremona, Brescia e Bergamo, una campagna di divulgazione presso i distretti industriali delle aree Lombardo/Venete, al fine di diffondere una cultura del trasporto sostenibile, informare delle opportunità fattibili in porto a Valdaro e agevolare l’utilizzo delle acque per i trasporti eccezionali.
Sempre per la categoria merceologica dei pericolosi, abbiamo ultimato in porto a Valdaro un recinto portuale dedicato ai prodotti infiammabili. Tale recinto é attrezzato con vasche di contenimento in caso di spandimento prodotti, sistemi di accumulo provvedono a contenere gli spanti, sofisticate tecnologie antincendio avvisano dei focolai potenziali e ogni altro accorgimento è stato previsto per una attività logistica in sicurezza che consente di manipolare prodotti pericolosi.
Il porto di Valdaro è una realtà che costituisce, con gli investimenti fatti insieme a Regione Lombardia, un esempio di Best Practice che non solo favorisce la competitività delle Imprese Mantovane, ma ha aperto un fronte sul processo di ammodernamento nei trasporti Lombardi: non più solo tuttostrada, ma anche ferrovia e acqua con il ricorso al trasporto intermodale sempre crescente.
In particolare l’idrovia consente alle Imprese Lombarde di raggiungere il mare con prodotti pericolosi e eccezionali con costi competitivi e in tutta sicurezza.
Siamo solo all’inizio di una rivoluzione che investirà anche il piano Istituzionale ovvero, consolidate le Infrastrutture in tutta efficienza, saranno promossi incentivi e provvedimenti tesi all’utilizzo sempre crescente delle modalità intermodali e soprattutto delle idrovie. Per sviluppare la rete dei terminal e incrementare il trasporto intermodale, la Provincia ha come obiettivi:
• l’integrazione dei terminal provinciali da mettere a sistema per specificità merceologica (es Viadana per Metanolo)
• il potenziamento degli impianti per il trasporto tradizionale e il loro stoccaggio in particolare per l’agroalimentare;
• la realizzazione di progetti infrastrutturali che prevedono accordi con Enti e Privati al fine di ampliare la rete dei raccordi ferroviari merci, in particolare con chi crede nella logistica Mantovana in quanto settore di sviluppo, capace di sviluppare nuove progettualità e alternative oltre che premiante in termini occupazionali ed ambientali.
Il percorso della logistica Mantovana non è tutto in salita, qui in porto a Valdaro possiamo toccare investimenti importanti, la Provincia in questi anni ha lavorato sodo per trasformare il porto in una infrastruttura all’avanguardia, ma tutto ciò non basta.
Bisogna vincere una diffidenza di fondo nei confronti dell’intermodalità treno/idrovie/gomma.
Gli stessi grandi gruppi industriali ed il loro management stentano ad esplorare queste opportunità, compreso i grandi gruppi Mantovani del tubo, leader in tutto il mondo, insabbiati nelle logiche delle lobby dei trasporti, le stesse, che a breve, saranno condannate dalla storia a diventare diseconomiche e insostenibile per l’ambiente.
La crisi in corso e le nuove istanze ambientali faranno confliggere i bilanci aziendali con quelli ambientali, i costi interni aziendali con i costi esterni della PA.
E’ questo che sta cercando di dirci la UE con i loro aiuti economici in logistica: attrezzarci per far fronte al decadimento degli attuali modelli di trasporto e per essere preparati alle sfide che il pianeta ci propone.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne – Direttore Generale, Dott. Enrico Maria Pujia
“In accordo a quanto dichiarato dall’Assessore Grandi sottolineo l’importanza della sicurezza nella navigazione soprattutto da un punto di vista ambientale e quanto la chiave per il suo sviluppo sia la sinergia ed il coordinamento fra le Istituzioni ed i vari portatori di interesse. Al proposito ricordo l’efficiente attività svolta nel corso degli scorsi anni dal Ministero in collaborazione con la Provincia di Mantova.
Il sistema del trasporto europeo di merci deve essere migliorato al fine di risolvere le ben note problematiche di congestione, di capacità e ritardi che incidono sulla mobilità e sulla competitività procurando gravi danni all’ambiente, incidendo negativamente sulla qualità della vita.
In questi anni l’UE si è impegnata, in particolare, a favorire il trasferimento modale verso modalità a minore consumo energetico,
più ecologici e più sicuri evidenziando come il ricorso al trasporto per via navigabile diventa una scelta necessaria ed al quale deve essere conferito un ruolo sempre più preminente. L’Italia ha sostenuto la strategia dell’unione europea soprattutto negli impegni per il trasferimento modale delle merci dalla strada al Mare (eco-bonus) ed alla ferrovia.
Trattandosi di una modalità di trasporto che spesso ha natura transfrontaliera, è opportuno agire sia a livello nazionale che a livello comunitario, dando vita ad iniziative concrete capaci di sfruttare pienamente le potenzialità commerciali che la navigazione interna è in grado di offrire.
In questo contesto l’Italia è impegnata alla creazione di una Macro regione adriatico-ionica, cui aderiscono quasi tutti i paesi che affacciano sull’Adriatico, per lo sviluppo di nuove iniziative di cooperazione transfrontaliere e per rilanciare i traffici marittimi nel mediterraneo ed in particolare nell’Adriatico.
In questo contesto anche il sistema idroviario Padano Veneto può ricoprire un ruolo importante ed a tal proposito, anche sulla base del progetto SEE MARINER che viene presentato oggi, vorrei coinvolgere le Autorità locali a collaborare alla definizione della strategia della Macro Regione Adriatico-ionica per la parte che riguarda il trasporto fluvio-marittimo.
Appare opportuno altresì, riavviare nuovamente un tavolo di concertazione per la riforma normativa sulla navigazione interna e promiscua rilanciando una nuova strategia per la navigazione a livello nazionale, attraverso il coinvolgimento del nuovo governo che si insedierà.
In questo senso va rafforzata la collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) anche sulla base della positiva esperienza di questi anni che ha visto la Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, che rappresento, impegnata su più fronti per la navigazione interna, anche quella sui laghi, con all’attivo diversi progetti, fra cui il RIS, River Integrated System, di cui è partner insieme alla Provincia di Mantova ed ALOT .”