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Melbourne, 22 agosto 2014 – Fugro, una societa’ d’indagine olandese, si è aggiudicata un contratto di 27 milioni di sterline da parte del governo australiano per una seconda ricerca nell’ oceano profondo dei dispersi Malaysia Airlines Boeing Flight MH370 che trasportava 239 passeggeri e uomini dell’equipaggio, che si ritiene si sia schiantato da qualche parte nel sud dell’Oceano Indiano nel mese di marzo.
Con l’utilizzo di dati satellitari e di simulazione, gli esperti ritengono che i resti dell’aereo si trovi sul fondo dell’oceano a nord ovest di Australia, all’interno di un rettangolo di 60.000 chilometri quadrati calcolando la traiettoria del volo finale. Fugro, che già sta conducendo indagini precedenti a bordo della suo nave di ricerche ”Fugro Equatore”, ora schiera anche una seconda nave,la ”Fugro Discovery”, per una rinnovata e piu’ dettagliara ricerca con inizio alla fine di questo mese, a settembre.
Entrambe le navi si serviranno di veicoli senza pilota in immersione (RAV) per far eseguire la scansione del fondale con attrezzature sonar e telecamere ad alta risoluzione. Le due navi da ricerca della olandese Fugro saranno affiancati da una nave idrografica della Royal Malaysian Navy,la ”KD Mutiara”, e una nave della marina cinese, ”Zhu Kezhen”. I risultati dei dati batimetrici saranno utilizzati anche per tracciare precedentemente zone non mappati in topografia del fondo dell’oceano che si crede possa contenere enormi crepacci e vulcani sottomarini.
Secondo Warren Truss, ministro dei Trasporti australiano, le nuove operazioni di ricerca potrebbero richiedere fino a un anno per completare le indagini, ma non prevedono il recupero di MH370 anche se si individuano i resti del velivolo.