M/Y 54m DISCOVERY: Il contributo del designer Zuccon

zucconi bernardo e discovery yacht

Fondato a Roma dall’ arch. Gianni Zuccon con la moglie Paola Galeazzi, lo Zuccon
International Project è uno studio di architettura e industrial design che ha fatto della  multidisciplinarietà la propria forza. Attivo in ambiti diversi, tra cui l’architettura per uffici, nel settore della nautica in particolare è considerato uno dei nomi più autorevoli a livello internazionale. Oggi collabora in modo costante con cinque degli otto marchi del Gruppo Ferretti.

Roma,27 luglio 2012 – In linea con i contenuti della precedente esperienza progettuale dei M/Y 40 e 46m Discovery, il progetto M/Y 54m Discovery rappresenta un’ulteriore conferma della ricerca maturata in questi anni nell’ambito della relazione tra architettura e nautica; oltre ad averne mantenute alcune matrici fondamentali nello sviluppo linguistico che vedevano l’archetipo architettonico della trave e del pilastro come motivi dominanti nelle scelte stilistiche, configurandosi allo stesso tempo come consistenza materica ed immagine del progetto, il principio tipologico è stato integrato da nuovi contenuti di carattere distributivo e funzionale tali da poter offrire all’armatore nuove opportunità di vita a bordo.

Il tema del rapporto tra materiali artificiali e materiali naturali, cioè tra natura e architettura, sempre storicamente determinante per la definizione stessa del manufatto architettonico si ripropone. Identità, abitabilità, flessibilità, modularità sono sicuramente gli aspetti che hanno contribuito al concepimento di questo progetto. L’imbarcazione deve poter essere riconoscibile, immagine di un ideale concetto di unicum che permetta all’armatore di innamorarsi della propria ed esclusiva ‘creatura’, interpretandola come concreta risposta a tutte le personali ed eterogenee esigenze; deve garantire comfort, grande vivibilità e soprattutto semplicità d’uso: la barca non è un oggetto da esposizione ma uno spazio che va quotidianamente vissuto e come tale deve permettere all’uomo di poterci vivere nelle migliori condizioni. Questo deve rappresentare un dovere morale di ogni architetto che progetta un’imbarcazione. Partendo dalla convinzione che il tema della flessibilità abitativa sia un elemento chiave nell’interpretazione del dato spaziale, l’approccio alla definizione della compartimentazione ha posto l’attenzione sulla possibilità di liberare le superfici della sovrastruttura dal vincolo delle componenti di arredo fisse per sfruttarne al meglio la loro potenziale funzione di ‘non superfici’ in grado di avvicinare visivamente l’uomo al mare. La barca deve configurarsi quindi come un sistema flessibile, teatro di modificazioni che possano rispecchiare al meglio le necessità di chi dovrà viverla. Ed è questo uno dei punti salienti del nostro mestiere, ovvero la capacità di concepire un prodotto che possa adattarsi come un abito sartoriale alle ‘misure’ dell’armatore, senza però dimenticare il suo essere il complesso risultato di una sintesi tra artigianato ed industria, tra customizzazione e serialità. A prescindere dalle dimensioni, ogni imbarcazione deve necessariamente essere concepita come componente di un sistema che possa mantenere caratteristiche, stilemi e contenuti pur variandone la lunghezza, la larghezza e lo sviluppo volumetrico, chiaramente misurato e proporzionato in funzione delle dotazioni che una barca di una certa dimensione deve ovviamente garantire. In questo senso M/Y 54m Discovery non rappresenta quindi un episodio isolato, ma si configura come potenziale gamma che, mantenendo le medesime caratteristiche può essere concepita su dimensioni differenti, come già la precedente esperienza dei MY 40 e 46 aveva testimoniato questa opportunità.

Il tema del ‘verde’ a bordo dell’imbarcazione sarà sicuramente un aspetto molto stimolante perché permetterà di offrire nuovi potenziali scenari; elementi naturali quali piccole serre e pareti verdi contribuiranno a fornire nuove sfumature per poter vivere lo spazio sostenuti da un’immagine, quella della natura, che ha sempre rappresentato un’ideale di benessere che senz’altro potrà conribuire ad ottimizzare il comfort e la qualità della vita trascorsa a bordo.

Nuovi spazi e nuove funzioni offriranno ad ospiti ed armatore la possibilità di differenziare la loro permanenza in barca vivendola da diversi punti di vista. A tal proposito, altro aspetto fondamentale riguarderà proprio il concetto di flussi di bordo. M/Y 54m Discovery sarà configurata per offrire una reale specializzazione nella gestione degli spazi articolandoli a seconda dei diversi flussi che impegneranno le diverse aree dell’imbarcazione, evitando di sovrapporre le dinamiche equipaggio da quelle degli ospiti e dell’armatore.

Un’importanza strategica l’avranno gli spazi esterni attrezzati che saranno potenziati rispetto agli standard per barche di stessa dimensione, testimoniando la chiara volontà di privilegiare la vita all’aria aperta piuttosto che all’interno.

In sintesi M/Y 54m Discovery rappresenta un nuovo passaggio nel processo di ricerca ed analisi dei contenuti che definiscono il concetto di abitare nel più ampio dei suoi significati, dove l’uomo e la sua quotidiana relazione con lo spazio divengono gli elementi strategici nella determinazione delle caratteristiche funzionali e distributive. Stilemi e linguaggi devono condurre ad un’immagine che sia riconoscibile, equilibrata nel rapporto volumetrico tra scafo e sovrastruttura e nelle soluzioni stilistiche interne, che possa rispecchiare l’identità del suo ‘principe’ e soddisfarne le più diverse esigenze. Un prodotto che sia sensibile ai nuovi scenari offerti dalla sperimentazione tecnologica, nuovi materiali che possano offrire nuove suggestioni ma che non perdano mai l’imprescindibile legame con la natura del mare. Il mare sarà sempre l’unico aspetto che non varierà mai e la relazione con esso e le sue specificità dovrà sempre essere un punto di sviluppo chiave per ogni progettista. Il modus operandi sarà ogni volta ricco di nuovi contenuti ma la sensibilità verso il ‘Luogo’ dell’imbarcazione non potrà mai essere trascurata, almeno fino a quando le barche non inizieranno a volare…

 

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