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Napoli, 12 agosto 2015 – Bomba o non bomba, Conateco arrivera’ a Roma. La vicenda del piu’ grande terminal container del porto di Napoli somiglia sempre di piu’  alla favola di Fedro ”L’asino ed il Leone”,una vicenda che non ha eguali all’interno dello scalo partenopeo,vuoi per l’importanza di un tale tipo di traffico e vuoi per le dimensioni dei nomi che compongono l’asset societario. Stranamente, negli altri comparti va tutto bene. E’ stato detto di tutto sulla Conateco,bilancio, debiti ma nessuno ha evidenziato l’entita’ della forza lavoro, che ammonta a 354 addetti. Trovo giusto la protesta dei lavoratori a difesa del lavoro,trovo inutile e dannoso a chi soffia sul fuoco con la conseguenza di bloccare i camion in entrata e uscita dal porto di Napoli. Il commissario dell’Autorità portuale campana, Antonio Basile, ha fatto sapere che entro la prima decade di settembre ci sarà un tavolo al MIT unitamente al ministro Graziano Delrio e al suo collaboratore Ivano Russo, classe 1978, esperto di fondi europei, e già collaboratore di Giorgio Napolitano e poi di Delrio a Palazzo Chigi.