Napoli: Base Navale, presentazione progetto nazionale per sorveglianza portuale e costiero

pluto marina militare

Napoli, 26 settembre 2014 – Il prossimo 1° ottobre, con inizio alle ore 10:30, l’Ammiraglio di Squadra Ermenegildo UGAZZI, Comandante di MARINA SUD, presenterà il progetto “Port and Coastal Survey (PaCS)” alla stampa, alle Autorità locali, ad esponenti della società civile e ad alcune scolaresche. La manifestazione si terrà presso la “Sala Caracciolo” della Base Navale di Napoli, sita in Via Acton 1. Dopo la presentazione seguirà una dimostrazione pratica che vedrà impegnati gli specialisti della Marina Militare operare con i mezzi per effettuare un controllo effettivo delle vie di accesso al Porto di Napoli e di parte dei suoi fondali. Detta attività si svolgerà presso la radice del Molo San Vincenzo, sempre all’interno della Base Navale.
NOTA ESPLICATIVA
Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo Sviluppo” sul miglioramento delle condizioni di sicurezza, giustizia e legalità, per i cittadini e le imprese, in quelle regioni del sud Italia in cui i fenomeni criminali limitano fortemente lo sviluppo economico, la Marina Militare ha aderito ad uno degli obiettivi operativi del programma, ossia al progetto “Port and Coastal Survey (PaCS)”, il quale ha lo scopo di garantire il libero e sicuro utilizzo delle vie di comunicazione marittime. Il Progetto, che si propone di condurre un’attività di controllo, monitoraggio e mappatura dei fondali portuali e costieri, l’identificazione e rimozione degli oggetti estranei all’ambiente marino e la realizzazione di un database dei fondali, è stato finanziato per il 50% con risorse provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e per il restante 50% con fondi nazionali assegnati al Ministero degli Interni. Le regioni interessate da questo progetto sono la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia. In particolare i porti soggetti a monitoraggio, con mezzi e uomini specializzati della Marina Militare, sono quelli di Taranto, Bari, Brindisi, Napoli, Gioia Tauro, Messina, Palermo, Catania ed Augusta. In alcuni di questi l’attività già è stata svolta, negli altri lo sarà entro la fine del corrente anno.
Per eseguire queste attività di controllo e di monitoraggio degli ambiti portuali, la Marina Militare utilizzerà dei veicoli del tipo “Unmanned Surface” (senza equipaggio a bordo) come un gommone a chiglia rigida dotato di doppio Side Scan Sonar e telecamera, in grado di muoversi, su percorsi pre-pianificati, autonomamente o con telecomando, un veicolo subacqueo filoguidato per la scoperta, identificazione e distruzione di oggetti, equipaggiato con sonar, telecamera a colori e bracci manipolatori, ed un veicolo subacqueo autonomo, capace di operare su percorsi pre-programmati, per la mappatura del fondale e la scoperta di oggetti.
Una volta eseguito il preciso rilievo dei fondali e delle vie d’acceso ai diversi ambiti portuali, la Marina Militare sarà in grado, su chiamata delle Autorità di Polizia e/o della Magistratura, di effettuare in brevissimo tempo dei controlli mirati al fine di evidenziare un possibile rilascio in mare (effettuato in modo fraudolento oppure casuale) di oggetti estranei all’ambiente marino e potenzialmente pericolosi come, ad esempio, fusti contenenti materiali inquinanti oppure esplosivo, droga o altro.

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