Napoli, 19 dicembre 2012 – Si è svolta nella mattinata odierna l’esercitazione SEASUBSAREX 2012 disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, con la quale sono stati testate le capacità operative di tutte le forze di polizia e corpi dello stato in caso di un eventuale sinistro marittimo occorso ad una nave veloce.
Come ormai consuetudine, ogni anno viene organizzata, anche nel golfo di Napoli, l’esercitazione complessa, sulla base di uno scenario verosimile alla luce delle intensa attività di traffico presente, finalizzata a verificare la “risposta” della Guardia Costiera, nella funzione di coordinatore, unitamente alle altre forze di polizia e Vigili del Fuoco, nell’ipotesi di un grave incidente occorso in mare ad una unità di trasporto passeggeri.
Nello specifico, si è simulato l’affondamento di un aliscafo, sulla tratta Sorrento – Napoli, con n. 200 persone a bordo di cui 180 venivano recuperati a mezzo zattera dallo stesso personale di bordo. In tale situazione operativa si è provveduto, attivando tutti gli uomini e le unità disponibili, ad inviare sul luogo dell’incidente ben 9 mezzi navali (Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco) e un elicottero (Guardia di Finanza) al fine di individuare e recuperare le zattere con i naufraghi ed avviare le ricerche dei venti dispersi (all’uopo rappresentati da manichini preventivamente posizionati nelle vicinanze del luogo del sinistro).
Il risultato finale, più che soddisfacente, in considerazione delle condizioni meteo e del mare presenti in zona, ha portato al recupero delle zattere in tempi particolarmente celeri nonché al ritrovamento nelle prime due ore di ricerca di diciotto dei venti dispersi.
Tale eccellente risultato ribadisce la consolidata sinergia operante tra tutte le forze impegnate, coordinate dagli uomini della Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli, e la standardizzazione ormai acquisita delle procedure di ricerca e soccorso in mare, per garantire sempre una maggiore protezione a quanti vanno per mare per lavoro e per diletto.
Con tale operazione viene, quindi, data dimostrazione del potenziale dispositivo di sicurezza che resta sempre successivo ad una capillare e incisiva azione di prevenzione degli incidenti in mare, obiettivo principale di tutte le amministrazioni intervenute.