Napoli, 09 maggio 2013 – E’ stata revocata questo pomeriggio, la misura dei domiciliari per il noto professionista napoletano Nicola Coccia,coinvolto nell’inchiesta sul crac della Dimaiolines, società di navigazione di Torre del Greco dichiarata fallita alla fine del 2010. Gli amministratori della società – allo stato condannati con patteggiamento della pena – sono stati accusati di aver raccolto abusivamente risparmio in nome della società fallita e di aver distratto tali finanziamenti, riversandoli in parte sui propri conti personali.
Per alcuni anni e fino al dicembre 2006 Coccia ha rivestito il ruolo di Presidente del collegio sindacale dell’allora D&P Cruises, successivamente denominata Dimaiolines. A detta degli inquirenti Coccia, sul presupposto che fosse a conoscenza del fenomeno, a dispetto della carica ricoperta, non si sarebbe adeguatamente attivato avendo quindi un comportamento omissivo.
Coccia, nel corso delle indagini, ha avuto modo di chiarire la sua completa estraneità ad ogni pratica di abusiva raccolta di danaro posta in essere dagli amministratori al di fuori di ogni contesto societario. Coccia ha dichiarato all’Ansa: “io non ero e non sono a tutt’oggi a conoscenza della vicenda Di Maio né di altri armatori che fanno o hanno fatto ricorso a questa tecnica di raccolta illegittima”. Il P.M. ha dunque chiuso le indagini ed ha proceduto al rinvio a giudizio.