Salerno, 19 maggio 2016 – Nella riunione del 12 maggio u.s., il Comitato Portuale, presieduto dal Presidente dell’Autorità Portuale Avv. Andrea Annunziata, ha discusso ed approvato il Nuovo Piano Regolatore Portuale 2016.
L’Organo collegiale ha unanimemente condiviso ed adottato l’importante documento, il cui complesso iter di formazione, adozione ed approvazione è stato coordinato dal Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Salerno, Dr. Luigi Di Luise.
Il risultato raggiunto dal “Gruppo di lavoro” costituito dai rappresentanti dell’Autorità Portuale di Salerno e del Comune di Salerno, rappresenta la sintesi di una perfetta cooperazione e collaborazione istituzionale che potrà, ora, proseguire con le ulteriori attività finalizzate al perfezionamento della procedura amministrativa.
Si è dato l’avvio dei lavori all’inizio del 2014.
Due sono state, da allora, le Delibere portate al parere del Comitato Portuale, rispettivamente nel mese di maggio e nel mese di settembre dello stesso anno e, da ultimo, con Delibera n. 23 del 21 aprile u.s., il Consiglio Comunale di Salerno ha formalizzato la sua approvazione.
Le finalità e gli obiettivi principali del Nuovo Piano Regolatore Portuale sono, in estrema sintesi, i seguenti:
a) Razionalizzazione dello specchio acqueo portuale e delle aree operative, ai fini dell’ormeggio delle unità navali e dello stoccaggio e movimentazione delle merci. Ai fini del Piano, l’ambito portuale è stato suddiviso in 6 “aree territoriali omogenee”.
b) Aumento – pur nell’ambito dei limiti fisici dello specchio acqueo portuale – della capacità di ormeggio dello scalo marittimo.
Il documento programmatico prevede infatti:
‐ il raddoppio del Molo Manfredi
‐ l’ampliamento ed il prolungamento del Molo Ponente
‐ l’ampliamento del Molo Trapezio
‐ l’ampliamento del Molo 3 Gennaio
c) Razionalizzazione ed accorpamento degli ormeggi delle unità navali dei servizi tecnico-nautici.
In testata della futura configurazione del Molo di Ponente è stata prevista una darsena di servizio da destinare alle unità navali in uso ai servizi tecnico-nautici.
d) Miglioramento delle condizioni di sicurezza della navigazione in ambito portuale.
Il Piano prevede in Testata Molo sottoflutto, nelle immediate adiacenze della darsena di servizio, la realizzazione di una torre di controllo per i piloti. Tale infrastruttura, unitamente all’allargamento
dell’imboccatura (intervento peraltro già appaltato), garantirà un ulteriore aumento della sicurezza della navigazione in Porto con specifico riferimento alle manovre di ingresso ed uscita delle navi.
e) Completamento e perfezionamento del processo di integrazione porto/città. Cosiddetta Vecchia Darsena e Banchina Manfredi.
Il documento di programmazione, per la Vecchia Darsena, esclude le attività direttamente riconducibili all’ormeggio di unità navali e/o alla movimentazione di merci, confermando nel contempo lo svolgimento di quelle attività che hanno sempre avuto sede in quel sito (pesca, attività sportive, diporto e piccola cantieristica).
Nel contempo il Molo Manfredi (Nuovo Polo Crocieristico), già nell’attuale configurazione, ma ancor di più nella futura, rappresenta la cerniera tra il porto e la città.
Per tali ambiti, ovvero la cosiddetta Vecchia Darsena e l’area Polo Crocieristico, il piano ha confermato il ricorso all’istituto della co-pianificazione tra Autorità Portuale e Comune di Salerno.
Con un allungamento di circa 700 ml per 50 ml di larghezza, il Molo Manfredi occuperà, in totale, una lunghezza di circa 1350 m, diventando un vero e proprio prolungamento del lungomare di
Salerno, impreziosito dalle ombre d’artista, da giardini e da importanti testimonianze dell’artigianato locale, quale la pregiata ceramica.
Con il gioiello realizzato da Zaha Hadid, il Polo Crocieristico consentirà di ormeggiare fino a cinque navi, con una previsione di oltre diecimila turisti al giorno.