
Obiettivo: diventare dal 2016 il punto di riferimento nel Mediterraneo per un’attività di demolizione moderna, sicura e sostenibile secondo le normative internazionali.Il progetto contribuirà allo sviluppo economico e occupazionale del territorio ed opererà secondo i più alti standard in materia di Salute, Sicurezza, Qualità e Protezione dell’Ambiente.
Firenze, 21 marzo 2015 – Presentato oggi a Firenze, alla presenza del Presidente della Regione Enrico Rossi, il progetto delle aziende Saipem, San Giorgio del Porto e Gruppo Neri per la costruzione e gestione di un impianto di demolizione navale controllata, o ship recycling. L’impianto, che opererà secondo i più elevati standard di sicurezza sul lavoro, salute e salvaguardia ambientale è destinato a diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo per le navi da avviare a demolizione e rappresenta un’importante occasione di sviluppo per l’economia del territorio.
Si prevede che i primi mezzi da demolire possano essere ricevuti entro la metà del 2016 una volta che saranno completate le infrastrutture portuali, si sarà espletato l’iter autorizzativo e saranno allestite tutte le attrezzature necessarie per l’avvio dell’attività di demolizione navale.
Le tre aziende, che hanno presentato all’Autorità Portuale istanza di concessione pluriennale per le strutture del porto di Piombino attualmente in fase di completamento, costituiranno un soggetto giuridico nuovo per la gestione delle attività di ship recycling.
L’impianto progettato per Piombino prevede la suddivisione degli spazi con un’area banchina per l’ormeggio iniziale delle navi e la preparazione alla demolizione, un’area, in parte coperta, destinata alle lavorazioni in cui si svolgeranno le operazioni di demolizione vere e proprie vere e proprie ed un’area logistica dedicata agli uffici e alla sosta dei mezzi per il personale e per il trasporto dei materiali.
“Riteniamo che il porto di Piombino possa diventare un polo nazionale di demolizione navale controllata” dichiara Ferdinando Garrè, Amministratore Delegato di San Giorgio del Porto. “Si tratta di una grande opportunità di business e di sviluppo, che dimostra anche la volontà di fare sistema e un segno di possibili sinergie fra i porti italiani”.
“Crediamo in questo progetto che vede il Gruppo Neri lavorare insieme a due grandi player globali come Saipem e San Giorgio del Porto per il rilancio del Porto del Piombino e lo sviluppo del territorio” afferma Piero Neri, Amministratore Delegato di Neri Group. “Si tratta di una nuova sfida che ci auguriamo avrà successo e che riteniamo possa essere foriera di ulteriori iniziative complementari”.
Paolo Carrera, Environment and Renewables Commercial Vicepresident di Saipem, conclude ricordando che “con questo progetto Saipem mantiene e aumenta il proprio impegno nella gestione di progetti di ingegneria fortemente indirizzati alla tutela della salute, della sicurezza sul lavoro e alla salvaguardia ambientale, mettendo in campo tutte le proprie competenze di gestione di progetti complessi”.
Diverse le professionalità che saranno coinvolte nelle attività: esperti in ingegneria navale e ambientale, addetti alla logistica e alla movimentazione dei materiali, operatori per le demolizioni e smontaggi, esperti in gestione dei rifiuti e dei materiali di risulta, esperti in tematiche ambientali per la conduzione dei monitoraggi e delle analisi ambientali e della sicurezza e qualità.
Previsto anche un accordo con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per l’impiego di tecnologie innovative e processi automatizzati quali sistemi di taglio e disassemblaggio integrati da sistemi di visione e sensoriali, sistemi robotici di movimentazione de materiali e droni per l’ispezione tecnica e la sorveglianza.
Dopo il progetto di smantellamento e riciclo della Concordia, attualmente in corso a Genova proprio a cura di un consorzio formato da Saipem e San Giorgio del Porto, l’Italia e Piombino si candidano dunque ad operare in un settore industriale, quello delle demolizioni navali controllate, che offre importanti prospettive per lo sviluppo e l’economia del Paese e del territorio toscano.
L’Accordo di Programma del 24 aprile 2014 prevede un impegno da parte del Governo per l’avvio delle attività di smantellamento navale a Piombino attraverso la demolizione di un primo lotto di navi della Marina Militare Italiana che rappresenterà, dunque, una prima importante commessa per l’area. Ma le opportunità di sviluppo si estenderanno, anche grazie alle normative internazionali ed europee che prevedono lo smaltimento delle navi di proprietà di armatori europei – circa il 37% delle navi in circolazione – in impianti che presentino elevati standard di sicurezza del lavoro e di salvaguardia ambientale. Attualmente circa il 72% delle demolizioni navali avvengono a seguito di «spiaggiamento» in India, Bangladesh e Pakistan senza alcuna tutela per i lavoratori e l’ambiente.