Pirateria: allerta Nato per aumento attacchi davanti Somalia

nato zona dei pirati.settembre 2011

La Nato aveva segnalato a tutto il mondo marittimo la possibilità di un aumento degli attacchi dei pirati a qualsiasi imbarcazione navigasse al largo della Somalia. L’allarme è contenuto in una nota datata 4 ottobre nella quale si sottolinea che “nei giorni scorsi il numero di attacchi di pirati è aumentato” e, considerando il fatto che “i monsoni si stanno indebolendo” , si avvisa che “i pirati sono di nuovo pronti ad attaccare le navi mercantili in transito attraverso l’Oceano Indiano”.

“Negli ultimi anni – afferma nella nota il comandante del comando marittimo della Nato a Northwood, l’ammiraglio olandese Hank Ort – si è constatato che gli atti di pirateria avvengano maggiormente ad ottobre, quando il monsone sud-occidentale si indebolisce ed i pirati sono in grado di mettere in mare numerose imbarcazioni, anche molto distanti dalla costa”.

L’ammiraglio sottolinea che le forze della Nato sanno ormai che “ci sono gruppi di pirati che operano nell’oceano Indiano, nel mare Arabico e nel golfo di Aden”. Per questo tutte le navi mercantili devono rispettare e mettere in atto le “migliori pratiche” per “rendere più difficile la possibilità per i pirati di salire a bordo e prendere il controllo”. Dal canto suo la Nato “rimane sempre vigile”, dice ancora l’ammiraglio Ort, e “nonostante la tregua negli attacchi dei pirati durante l’estate a causa del monsone, abbiamo continuato a pattugliare tutta la regione.”.

Secondo i dati forniti dall’Alleanza Atlantica, durante l’ultima settimana di settembre, ci sono stati tre attacchi e un tentativo di attacco nel sud del mar Rosso, due episodi di attività sospette nel Golfo di Aden e uno nel Mar Arabico, oltre al fermo di una nave pirata baleniera davanti alla Somalia. Anche all’inizio di ottobre l’attività dei pirati è risultata in “forte aumento” con il tentativo di sequestrare tre navi, che però sono riuscite a respingere l’assalto. “Le navi – afferma la nota – avevano i team di sicurezza a bordo, che sono consapevoli dell’utilizzo delle misure di protezione”. Misure contenute in un opuscolo che la Nato ha già distribuito e pubblicato sul sito.

Antonio Scotto Pagliara

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