Pirateria:le compagnie di navigazione non possono abbassare la guardia nel Sud Est asiatico

gerry della mast
Cairo, 27 agosto 2015 – A seguito di un’ondata di sei attacchi in Singapore durante la fine della settimana scorsa, la MAST – fornitore di sicurezza marittima – chiede alle compagnie di navigazione di rafforzare il loro approccio alla sicurezza marittima nel Sud Est Asiatico.
Gerry Northwood OBE, COO di MAST, ha dichiarato: “Le compagnie di navigazione hanno bisogno di adottare le migliori pratiche di gestione (BMP) 4 applicate nell’Oceano Indiano e di  adattarlo oggi per contrastare la minaccia rappresentata dai criminali locali nel sud est asiatico.”
BMP4 è stata efficace nel fornire un quadro di riferimento per le misure di sicurezza passiva, come la guardia di osservazione e una maggiore vigilanza, e  la rigidita’ delle pratiche per le navi in ​​transito attraverso l’Oceano Indiano in modo che anche una nave mercantile disarmata, è ora molto più difficile da catturare.
Northwood ha detto: “Il trasporto commerciale è altamente vulnerabile agli atti di pirateria nelle acque del Sud-Est asiatico e il fatto che la pirateria è ancora prevalente, come confermato dagli eventi fuori Singapore in questi ultimi giorni, significa che le compagnie di navigazione, Master e gli equipaggi non possono permettersi di rilassare la guardia. ”
Dopo gli attacchi, le autorità locali hanno annunciato che Malesia e Indonesia hanno schierato squadre di pronto intervento per combattere l’impennata della pirateria.
Northwood ha dichiarato: “Le squadre di pronto intervento sono i benvenuti, ma la responsabilità ricade ancora sulle navi e gli equipaggi perche’ prendano  le precauzioni necessarie a garantire le misure di sicurezza quando sono in transito, alla fonda, in porto e durante le operazioni di carico.”
“Non c’è modo per sostituire una buona guardia, insieme con l’appropriato BMP per la zona. Incidenti come quello durante il fine settimana sono del tutto evitabili con la giusta formazione e previdenza.
“Il nostro consiglio è che le compagnie marittime devono adattare le misure BMP  per la zona ad alto rischio dell’ Oceano Indiano ed alla situazione fuori SE Asia. Con le giuste misure in atto, l’incidenza della pirateria ed i conseguenti traumi agli equipaggi sarà radicalmente ridotto. ”
Ha poi aggiunto: “Le minacce alla navigazione sono globali e causate da una combinazione di povertà e di geografia. L’industria ha affrontato una situazione simile al largo della Somalia dove i pescatori e contrabbandieri locali, che erano di casa nell’ambiente marittimo, sono stati in grado di trasformarsi pirati ed attivarsi in situazioni che erano contro il diritto internazionale e nazionale. In questo momento l’attenzione e’ tutta puntata sul Sud-est asiatico, ma non dobbiamo dimenticare che ci sono 26 marittimi ancora tenuti in ostaggio in Somalia ”
“In ultima analisi, sono i marittimi a bordo dei mercantili che sono i più colpiti e il settore dei trasporti marittimi puo’ fare di più per proteggerli.”
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