Pirati liberano la nave italiana Savina Caylyn dopo un riscatto di 11,5 milioni di dollari

PIRATI CON IL RISCATTO IN DOLLARI

Somalia, 21 dicembre  2011 – I pirati somali hanno rilasciato nel primo pomeriggio di oggi la nave italiana  ”Savina Caylyn” dopo che la societa’ napoletana F.lli D’Amato spa di via dei Fiorentini 21,  ha sborsato 11,5 milioni di dollari.

I 22 membri dell’equipaggio, composto da 17 indiani e cinque italiani, hanno trascorso 11 mesi di prigionia a bordo ed a terra.

Il riscatto è stato consegnato in due rate, con il primo pagamento di 8,5 milioni dollari lanciato a bordo della nave con l’elicottero e un secondo pacchetto di $ 3 milioni in arrivo alle 12:30 pm (0930 GMT) di oggi. Alle 2:00 pm (1100 GMT), i pirati finalmente hanno  rilasciato la nave.

L’atipicita’ di questa complessa operazione di pagamento del riscatto in due tranche era dovuto al fatto che, in un primo momento, i pirati si erano rifiutati di rilasciare gli ostaggi indiani, anche dopo essere stato pagato un riscatto. Secondo fonti attendibili il diniego e’ partito dal 15 aprile scorso, quando i pirati avevano sequestrata un’altra nave di un’altra nazionalita’ e armatori diversi, il Venture MT Asfalto rifiutandosi di rilasciare gli otto membri dell’equipaggio indiano, nella speranza di usarli come pedine di uno scambio di prigionieri per i pirati catturati ed improgionati dalla marina indiana.

Da allora, i pirati hanno ripetutamente rifiutato di rilasciare i cittadini indiani, e si sono spinti fino al punto di dichiarare che avrebbero ucciso tutti i marittimi indiani loro prigionieri.

Tra le due parti in causa si e’ deciso di scegliere un mediatore neutrale,per evitare la diffidenza dei pirati somali.

” ‘E stata una condizione dettata dai proprietari della nave per assicurarsi che anche gli indiani fossero rilasciati”, ha spiegato una fonte della banda dei pirati.

“Dopo aver lasciato cadere i primi $ 8,5 milioni in elicottero, hanno chiesto di rilasciare i 17 indiani in piccole imbarcazioni, e ci siamo accordati. Essi erano appena partiti, hanno lasciato cadere gli altri $ 3 milioni e abbiamo liberato la nave con i cinque italiani”.

La nave battente bandiera italiana ”Savina Caylyn” era stata dirottata l’8 febbraio, a 500 miglia a ovest dell’India. La banda dei pirati, che si è insediata nella zona di Harardhere, ed era capeggiata da Ilyaas, un comandante ben noto agli altri pirati del Murarsade sub-clan (un ramo del Hawiye).

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