![1 1](https://www.informatorenavale.it/wp-content/uploads/2025/02/16-300x168.jpg)
Roma, 13 febbraio - “Nel libro delle fiabe di Salvini, i cantieri del ponte sullo Stretto dovevano aprire prima entro il mese di settembre 2024, poi entro quello di dicembre: la notte di Capodanno, il ministro si è dovuto risvegliare dal sogno, speriamo non troppo sudato. Così è partito un altro filone di favole, quello dell’ok del Cipess. Prima doveva arrivare entro fine gennaio, ma niente. Poi si è detto che arriverà entro fine febbraio, ma sappiamo benissimo che non sarà così. La farsa qui supera ogni immaginazione: il ponte sullo Stretto non solo non ha un progetto esecutivo, ma non ha nemmeno la firma del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sul documento della commissione Via-Vas. E la spiegazione è presto detta: sulle 62 prescrizioni su aspetti di assoluto rilievo ambientale, geologico, geofisico, idrico e soprattutto economico, il governo e la “Stretto di Messina Spa” non riescono a venirne a capo. Abbiamo già buttato due miliardi abbondanti solo per far propagandare la filippica a Salvini e senza mettere in moto nemmeno un escavatore. Tutto questo mentre nel paese i treni viaggiano con ritardi drammatici. Meloni chiuda questa fiction orrenda: quando è troppo è troppo”.
Così in una nota il deputato M5s Agostino Santillo.