Dopo solo qualche giorno di ferie, il Centro Studi Cedifop riavviare i motori in vista delle nuove attività
Proseguono intanto le lezioni del corso Operatore Tecnico Subacqueo finanziato dal Fondo Sociale Europeo, di 800 ore giunto al giro di boa, al termine del quale inizierà l’Inshore/Saldatore subacqueo ridotto a 120 ore
Palermo, 28 agosto 2024 - Questo corso, della durata di 3 settimane, potranno partecipare, infatti, soltanto gli allievi che avranno completato il precedente corso di OTS (oltre alla quota pari a circa al 90% di immersioni previste dal livello 2 dell’International Diving Schools Association.
Completato quest’ultimo corso, tra finanziamento pubblico e a pagamento, dal prossimo 2 dicembre inizierà un nuovo corso autofinanziato di Operatore Tecnico Subacqueo di 500 ore la cui conclusione è prevista per il 21 marzo del prossimo anno.
Successivamente sarà la volta di un nuovo corso Inshore/Saldatore a pagamento al quale potrà partecipare soltanto chi è già in possesso della qualifica di OTS (oltre alla quota pari a circa il 70/80% di immersioni previste dal livello 2 IDSA). La durata del corso sarà di 4 settimane per complessive 160 ore d’insegnamento. L’ente, diretto dal greco Manos Kouvakis, è attualmente in attesa dei prossimi bandi del FSE per programmare i successivi corsi sia a finanziamento pubblico che a pagamento validi per i livelli OTS, Inshore e Offshore. È sempre bene precisare che, a conclusione dei corsi di OTS, si può richiedere l’iscrizione al registro Sommozzatori, presso una Capitaneria di Porto in Italia, per il rilascio del “Libretto di Ricognizione” (D.M. 13/01/1979) con validità ai sensi e per gli effetti previsti dalla Legge Quadro n° 845/78, dalla L.R. 29/16 e dal D.P. n° 6/18.Il corso di Operatore Tecnico Subacqueo è inoltre valido per accedere ai livelli Inshore (saldatore sub) e Offshore (percorso “raccomandato” International Marine Contractors Association) per l’iscrizione al Repertorio Telematico presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana (LR 07/2016 e DPRS n. 31/2018) che consente di lavorare nei seguenti Paesi: Unione Europea (direttiva 2005/36/CE), Australia, Canada, Egitto, Estonia, Isole Faroe, Ungheria, Iran, Irlanda, Israele, Giordania, Kuwait, Lettonia, Messico, Montenegro, Malesia, Marocco, Nuova Zelanda, Arabia Saudita, Sudafrica, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Ucraina e Stati Uniti d’America.