Rimozione e smaltimento del relitto di un’imbarcazione, arenata in loc. Punta Bianca (Comune di Agrigento), utilizzata per sbarco di migranti
Porto Empedocle, 29 settembre 2014 – Nella mattina di lunedì 29 settembre, su disposizione dell’Agenzia delle Dogane e previa intesa con tutte le competenti amministrazioni hanno avuto luogo le operazioni di rimozione dell’imbarcazione di bandiera tunisina utilizzata il 27 agosto u.s. per uno sbarco di migranti in loc. Punta Bianca (Comune di Agrigento), sottoposta a sequestro penale il giorno stesso dalla Guardia Costiera.
Dopo apposita conferenza di servizi svolta il 2 settembre tra Agenzia delle Dogane (che per legge ha specifiche competenze in tema di smaltimento e distruzione di unità utilizzate per reati di immigrazione clandestina) e Capitaneria di Porto, il giorno successivo l’unità – in procinto di essere rimossa – era rimasta danneggiata a seguito di un incendio doloso, su cui sono in corso indagini dell’A.G. e che ha fatto inevitabilmente slittare di alcuni giorni l’avvio dell’attività di rimozione. Il servizio di recupero e smaltimento via terra del relitto, reso possibile dal dissequestro disposto il 15 settembre dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stato subito affidato il 17 settembre dall’Agenzia delle Dogane all’impresa S.E.A.P. srl di Aragona che, una volta predisposti mezzi e personale qualificato, ha ottenuto l’autorizzazione della Capitaneria di Porto (il 24 settembre) e infine della Regione Siciliana – Servizio 5 demanio marittimo (il 26 settembre).
L’operazione ha avuto inizio alle ore 9.00 di oggi, previa autorizzazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle che con apposita Ordinanza n. 59/2014, ha dettato le prescrizioni di sicurezza. Personale della Guardia Costiera ha fornito ausilio durante tutte le fasi dell’attività, che ha visto l’impiego da parte della ditta incaricata di personale specializzato e di quattro mezzi meccanici. Attorno alle ore 12.30 le operazioni si sono concluse e l’imbarcazione, anziché essere depositata in area portuale, è stata trasferita direttamente, via terra, presso idoneo centro di smaltimento della ditta S.E.A.P. Dall’unità, di circa 12 metri di lunghezza e 3 di larghezza, non risultano sversati in mare idrocarburi o altri prodotti inquinanti.
L’imbarcazione smaltita oggi è la quinta fatta rimuovere dal litorale agrigentino dal mese di agosto, grazie alla sinergia operativa instaurata tra Agenzia delle Dogane e Capitaneria di Porto di P. Empedocle, dopo le precedenti operazioni del 13 agosto (rimozione e messa in sicurezza in area portuale di un barcone arenato a Torre Salsa), del 5 settembre (rimozione e messa in sicurezza in area portuale di due imbarcazioni intercettate a P. Empedocle ed a Siculiana Marina dalla Guardia Costiera e dall’Arma dei Carabinieri) e del 17 settembre (rimozione e smaltimento in area attrezzata di un’unità incagliata a Borgo Bonsignore). E’ in corso di istruttoria l’iter per il trasferimento da P. Empedocle, per la successiva distruzione e lo smaltimento presso centri autorizzati (sempre a cura dell’amministrazione doganale), di una decina di scafi utilizzati in occasione di sbarchi di migranti e depositati da qualche anno nell’area portuale di P. Empedocle.