Porto Empedocle: Guardia Costiera,sequestrato magazzino e oltre 2,5 tonnellate di pesce

Sequestro Magazzino FALL MBAYE 059

Porto Empedocle,10 ottobre 2014 – Contrasto all’abusivismo commerciale: controlli congiunti Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato – Magazzino portuale occupato abusivamente, 3 persone denunciate, posti sotto sequestro l’immobile ed oltre due tonnellate e mezzo di prodotto ittico
Si informa che militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, unitamente a personale della Tenenza della Guardia di Finanza e del Commissariato di P.S. di Porto Empedocle, al termine di accertamenti svolti ieri, giovedì 9 ottobre, hanno accertato l’abusiva occupazione di un magazzino portuale adibito a deposito e commercializzazione di prodotti ittici. L’attività è stata svolta nell’ambito delle iniziative disposte dal Ministro dell’Interno, con circolare dell’8 agosto u.s., per il contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, con possibili gravi ricadute sui consumatori finali per mancanza di tutela contro il rischio di danni alla salute.
A seguito di mirati controlli condotti presso il Molo Crispi, il fabbricato – adibito a deposito di prodotti ittici freschi e congelati – è risultato occupato senza alcuna concessione o autorizzazione demaniale da F.M. (cittadino senegalese 50enne, residente ad Agrigento, titolare di un’impresa di commercializzazione del pescato con sede legale a Porto Empedocle), A.R. (45enne empedoclino) e G.O. (24enne empedoclino): i tre sono stati pertanto denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento per i seguenti illeciti penali: detenzione, a fini di vendita o distribuzione al consumo, di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione (art. 5 e 6 della legge n. 283/1962) ed occupazione demaniale abusiva (art. 54 e 1161 del Codice della Navigazione).
La Guardia Costiera – che ha operato di concerto con il personale della Guardia di Finanza e dell’Autorità di P.S. – ha posto sotto sequestro più di due tonnellate di prodotti ittici congelati, in pessimo stato di conservazione a causa delle notevoli carenze igienico-sanitarie nelle celle frigo e privo di documenti attestanti la regolare tracciabilità, rinvenuto in un magazzino portuale di circa 200 mq. (dotato di tre celle frigorifere) a sua volta posto sotto sequestro giudiziario. Il prodotto, dichiarato “non idoneo al consumo umano” dal servizio veterinario dell’ASP 1 di Agrigento, sarà avviato al più presto alla distruzione con oneri a carico dei trasgressori. Posti altresì sotto sequestro oltre 250 kg di prodotto ittico fresco (in particolare spatola, spigole, orate, cozze, vongole, polpi), dichiarato idoneo al consumo umano dopo apposita visita del servizio veterinario, per i quali la competente Autorità Giudiziaria ha autorizzato la devoluzione in beneficenza alla “mensa della solidarietà” degli enti di assistenza presenti sul territorio provinciale. Sono in corso, a cura dei militari della Guardia di Finanza, ulteriori accertamenti in materia fiscale, erariale e di regolarità dei contratti di lavoro nei confronti dei titolari e dei dipendenti della ditta.
Quello operato ieri è, dall’inizio dell’anno, il quinto sequestro di magazzini abusivamente adibiti a deposito di prodotti ittici, al cui interno sono state rinvenute oltre 4 tonnellate di pesce. La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato stanno intensificando le operazioni tese al contrasto dell’abusivismo commerciale ed al ripristino delle condizioni di legalità e decoro delle aree portuali. Scopo dei controlli è di garantire il corretto sfruttamento delle risorse (a salvaguardia di tutti gli operatori del settore ittico che esercitano l’attività nel rispetto delle norme), di tutelare l’erario da fenomeni di abusivismo commerciale, di salvaguardare la salute dei consumatori (messa purtroppo a rischio dalla frequente commercializzazione di prodotti non idonei al consumo o privi di certificazione di tracciabilità e salubrità), di sottrarre ai soggetti privi di titolo le strutture demaniali abusivamente occupate (al fine di renderle disponibili, una volta ripristinate le condizioni di igiene, per la regolare fruizione da parte di imprese debitamente autorizzate) e di tutelare gli operatori del settore dalla concorrenza sleale.

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