PROGETTO SVILUPPO INDOTTO. Officina d’impresa per le Subforniture: incontro fra Grandi Imprese e PMI

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CONCLUSA LA FASE 1°

La Spezia, 20 maggio 2016 – Con l’incontro dedicato all’Arsenale M.M., si è oggi conclusa la 1° fase del PROGETTO SVILUPPO INDOTTO, l’iniziativa promossa da Confindustria La Spezia con il supporto di Carispezia Crédit Agricole e Gruppo Banco Popolare.

Finalizzato all’obiettivo di creare sinergie operative volte a promuovere business fra le Grandi Imprese e l’indotto del territorio, in questa prima fase si sono realizzati gli incontri dedicati ai 5 player coinvolti: Arsenale Militare Marittimo La Spezia, Fincantieri SpA, Leonardo Defence Systems (Finmeccanica), Sanlorenzo SpA. e TM.P. S.p.A.Termomeccanica Pompe.

Oltre 150 aziende hanno manifestato interesse sul progetto che si avvia verso la sua 2° fase tecnica di sondaggio e di analisi dei gap individuati nel rapporto fra domanda e offerta, fase che si avvarrà della consulenza della Società D’Appolonia del Gruppo RINA.

«Un successo che auspicavamo che conferma la corretta impostazione dell’iniziativa, ma ancora tanto è da fare e la fase che seguirà è quella che maggiormente necessita della collaborazione delle PMI del territorio – dichiara Ettore Antonelli Presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria La Spezia – Nel prossimo mese di giugno tutte le PMI che hanno manifestato il loro interesse, riceveranno un questionario: l’analisi dei dati emergenti servirà a prospettare soluzioni in linea con gli scopi prefissati. Con la 2° fase si entra nel cuore del progetto all’interno della quale assume particolare importanza il ruolo delle piccole e medie imprese locali. Determinante sarà il loro contributo».

Interviene Francesca Cozzani Presidente di Confindustria La Spezia: «Questo progetto è nato allo scopo di creare nell’indotto locale una serie di competenze in grado di consentire alle PMI a strutturarsi maggiormente per essere più competitive, per non rischiare di essere spazzate via dalla concorrenza e per evitare che la grossa mole di lavoro generata dalle grandi aziende finisca sempre più fuori provincia.

Tali fenomeni di mercato, principalmente dovuti alla globalizzazione sia dei mercati di sbocco che delle grandi imprese committenti, organizzate su scala mondiale e non certo spezzina, non possono essere contrastati da alcuna intesa territoriale, ma solo con un’offerta competitiva.

E’ proprio perché i problemi esistono che Confindustria La Spezia ha avviato il Progetto Sviluppo Indotto, ed è col dialogo e la collaborazione, come quella che le 5 grandi realtà economiche della Provincia ci stanno dando, che Confindustria La Spezia intende dare una mano alle PMI.

Il progetto di far dialogare maggiormente le grandi imprese che operano in provincia col proprio indotto dà modo ad entrambe le parti di approfondire le difficoltà reciproche che riscontrano, e metterli nelle condizioni di risolvere alla radice i problemi. Inoltre ci aspettiamo non solo che il lavoro acquisito dall’indotto spezzino sia messo in sicurezza, ma che per questa via cresca considerevolmente, con maggiori prospettive di crescita occupazionale.

Non comprendo pertanto la reazione negativa della Camera del Lavoro alla nostra iniziativa, poiché essa ha lo scopo di dare strumenti alle PMI spezzine per crescere e rinnovarsi, e quindi generare nel tempo più occupazione.

Analogamente in merito al tema della sicurezza, se le aziende crescono e si strutturano meglio, anche con contratti di rete, qualunque tematica, anche quella della sicurezza, può essere affrontata in modo più professionale e con minori impatti economici.

Ritengo di aver avviato un percorso preciso di supporto all’indotto spezzino affinché acquisisca maggiore competitività, nella ferma convinzione che problemi di tipo economico/di mercato possano essere affrontati solo con iniziative di tipo industriale, e non tramite azioni politiche e istituzionali».

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