In una stagione crocieristica che a fine anno in Italia sfiorerà la cifra record di 13 milioni di passeggeri, Salerno cresce più della media nazionale, sintomo di un comparto turistico che, più in generale, registrerà risultati più che positivi in questo 2023
Ma anche delle enormi potenzialità attrattive di un territorio chiamato nel breve – medio periodo a fare un salto di qualità sotto l’aspetto delle infrastrutture, dei servizi, della programmazione se vuole fare del turismo una delle sue principali leve di sviluppo economico
Se ne è discusso, presso la Stazione Marittima, nel corso del convegno “Potenziare l’offerta territoriale per incrementare l’attrattività”, organizzato dal Propeller Club di Salerno con l’obiettivo di favorire la discussione tra soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali sulle possibili strategie da mettere in atto par favorire le attività turistiche nell’area salernitana.
Ad aprire l’incontro il Direttore di Risposte Turismo, Antony Lasalandra, che ha confermato i dati positivi registrati nella stagione crocieristica: «con circa 100mila presenze Salerno si allinea all’annata record a livello nazionale, anzi cresce più della media». «Con una preponderanza di presenze straniere il quadro che emerge sottolinea come le crociere possono diventare porta di entrata per flussi turistici in aree meno conosciute a livello internazionale. Tuttavia rispetto ai volumi di traffico servono le infrastrutture e i giusti servizi per intercettare la relativa capacità di spesa».
Da questo punto di vista gli interventi previsti per il potenziamento dello scalo marittimo dall’AdSP del Mar Tirreno Centrale (elettrificazione delle banchine e allungamento del molo Manfredi in primis) e la prossima apertura nel 2024 dell’Aeroporto Costa d’Amalfi doteranno il territorio di infrastrutture di collegamento strategiche. Una maggiore connettività cui si dovrà affiancare la capacità dei soggetti pubblici e privati a garantire uno sforzo comune per avere servizi all’altezza.
Per l’assessore comunale al turismo Alessandro Ferrara «lo sviluppo del territorio passa da una sua buona gestione». «Oggi in città abbiamo ancora poche strutture ricettive. Serve lavorare su questo aspetto e su servizi più efficienti. Bisogna rimboccarsi le maniche per rispondere alle esigenze di quel milione e mezzo di turisti che usufruisce delle vie del mare con una permanenza di due-tre giorni».
Raffaele Esposito, in rappresentanza della Camera di Commercio, ha invitato a guardare alla “blue economy” coniugando innovazione e tradizione. «Stiamo cominciando a ragionare sullo sviluppo di itinerari territoriali specifici per raggiungere quella fetta di crocieristi slegato dalle attività programmate sulla nave. Tra le nostre proposte più innovative lo sviluppo di una piattaforma di vendita online per i piccoli commercianti: una volta che il turista è tornato a casa deve avere la possibilità di poter comprare i prodotti tipici che più lo hanno interessato». Infine, «stiamo lavorando alla stesura di un piano di marketing territoriale insieme all’università».
Per sviluppare il turismo serve anche personale qualificato e programmazione degli eventi. «I lavoratori del comparto considerano questa attività spesso come un ripiego,» ha ricordato Pasquale Sorrentino, consigliere della Provincia di Salerno con delega al Turismo. «Il capitale umano va valorizzato così come la collaborazione tra tutti i soggetti in campo per evitare le conseguenze negative dei mille campanilismi. Ente provinciale, parchi marini, musei devono avviare un dialogo per la creazione di un cartellone degli eventi da preparare nel tempo».
Sulla formazione dei futuri lavoratori del turismo è intervenuta la dirigente dell’IPSEOA “R.Virtuoso” di Salerno, Ornella Pellegrino, sottolineando la best practice dell’istituto. «Il nostro ristorante didattico aperto al pubblico è tra i soli sette presenti in Italia. Lavoriamo non sulla simulazione ma sulle azioni per evidenziare e migliorare le competenze. La criticità maggiore che registriamo è l’allineamento tra l’offerta e la richiesta degli stakeholder per capire le competenze che sono richieste. Un’idea per allargare i canali di collaborazione potrebbe essere l’organizzazione di attività di front office direttamente a bordo delle navi per spiegare l’offerta territoriale».
Tra le esigenze emerse con più forza dalla tavola rotonda, nella seconda parte dell’evento, è emersa la necessità di pianificazione e collaborazione più stretta tra la parte pubblica e quella privata. Il presidente dell’Ente parco Cilento, Giuseppe Cuccurullo, ha parlato di «riorganizzazione dell’offerta turistica» e di «un lavoro di conoscenza del suo valore presso i cittadini: il territorio è pieno di opportunità da mettere a frutto». Marco Sansiviero, Presidente FeNailp Turismo, ha proposto la creazione di un organismo turistico intermedio, già presente, nelle regioni che negli ultimi anni hanno tratto i maggiori vantaggi dal settore. «La questione della programmazione è strategica, avere a disposizione uno strumento per la gestione dei processi che faccia da interfaccia tra territorio e istituzioni permetterebbe di orientare meglio le dinamiche tra domanda e offerta».
«La situazione turistica sul territorio salernitano è articolata e in crescita, sebbene con modalità differenti tra le diverse aree della provincia,» ha sottolineato Antonio Ilardi, Presidente Federalberghi Salerno. «La costiera amalfitana è una consolidata realtà internazionale mentre eventi iconici come “Luci d’artista” hanno fatto guadagnare una nuova centralità a Salerno. Le difficoltà si riscontrano nel Cilento, area meravigliosa, ma incapace ad oggi di raccontarsi al mercato estero. Una programmazione di lunga durata, a 12-24 mesi, renderebbe più semplice cogliere le opportunità».
Sul grande lavoro svolto sul fronte delle crociere si è soffermato Giuseppe Amoruso, Presidente Salerno Cruises, che ha spiegato come l’obiettivo di questo segmento non sia il turismo “mordi e fuggi”. «Le crociere rappresentano un valore aggiunto per far conoscere anche se per poche ore le caratteristiche peculiari di un territorio. Gli operatori sono dunque chiamati a un doppio impegno: fornire servizi efficienti e dialogare costantemente con gli enti pubblici affinchè la città e la sua provincia possa offrire ai crocieristi le proprie attrattività».
Per rafforzare il turismo serve anche una mobilità di qualità, efficiente e trasparente. Sono i punti dell’intervento finale di Salvatore Gambardella, Presidente dell’AIATP, che ha ricordato gli sforzi messi in atto in questi anni dagli armatori privasti per garantire lo spostamento dei flussi di visitatori lungo le vie del mare. «Stiamo investendo in nuove imbarcazioni più capienti, considerando la crescita del settore in questi ultimi anni, e il numero invariato degli slot messi a dispiosizione per collegare i porti regionali. L’ideale, anche per poter garantire spostamenti meno impattanti sotto l’aspetto ambientale, sarebbe l’adeguamento degli attuali moli anche per poter allargare lo spettro dei servizi verso il Cilento».
«L’appuntamento di oggi è stato il primo passo vero un impegno più ampio del “sistema territoriale” verso le esigenze dell’industria turistica,» ha concluso il Presidente del Propeller Club di Salerno, Maurizio De Cesare. «Lavoreremo costantemente con le nostre prossime iniziative a promuovere un dialogo tra tutti i soggetti in campo per allargare ulteriormente l’analisi delle azioni concrete da mettere in campo, fin dalla prossima stagione».