Renato Marconi, CEO e fondatore del Gruppo Marinedi, è intervenuto insieme al Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, e Daniela Santanchè, Ministro del turismo, durante il Forum “Risorsa Mare”
L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, mette al centro la competitività e l’attrattività della filiera del mare nel suo complesso, aggregando le diverse componenti del sistema politico socioeconomico attorno alle priorità di intervento e promozione per il settore
Tra i temi al centro dell’iniziativa sicurezza marittima e Mar Mediterraneo, pesca e dimensione subacquea, trasporti e crocieristica, portualità, ambiente e isole minori, formazione, sport e nautica.
Durante il suo intervento, Renato Marconi, Amministratore Unico del Gruppo Marinedi, leader nel mercato italiano e mediterraneo per lo sviluppo e la gestione di marina, ha sottolineato l’importanza strategica dei porti turistici nel contesto economico italiano e mediterraneo, evidenziando come la loro gestione e sviluppo rappresentino un volano per la crescita delle economie locali e per l’attrattività del settore nautico a livello internazionale.
“Il porto turistico offre moltissime opportunità, soprattutto in termini di posti di lavoro ed economia locale. Ogni marina che genera un milione di euro di fatturato porta benefici sul territorio per circa tre milioni di euro,” ha dichiarato Marconi “In cittadine più piccole, questo impatto può davvero fare la differenza.”
Marconi ha inoltre affrontato il tema della competizione internazionale, evidenziando come il comparto portuale italiano debba evolversi rapidamente per attrarre sia i diportisti italiani che le grandi flotte charter internazionali.
“Negli ultimi dieci anni, il numero di barche italiane immatricolate oltre i 10 metri è diminuito di 20.000 unità che si traduce in 20.000 posti barca in più da valorizzare. È fondamentale migliorare la qualità delle nostre infrastrutture per competere sul piano globale,” ha spiegato.
Un punto critico sollevato dal CEO del Gruppo Marinedi riguarda la gestione delle concessioni demaniali marittime, spesso affidata ai Comuni, molti dei quali, soprattutto i più piccoli, non dispongono delle competenze necessarie per gestire porti turistici in modo efficace. “Questa responsabilità dovrebbe tornare alle regioni e alle autorità portuali, che hanno strutture più adeguate ad affrontare tali sfide complesse,” ha proposto Marconi.
Un altro argomento trattato è stato quello della fiscalità locale, dove si riscontrano differenze significative tra diverse aree del Paese. “In alcune zone la tassazione viene trascurata, in altre è troppo alta. È necessaria una regolamentazione nazionale per uniformare le politiche fiscali e incentivare lo sviluppo del settore,” ha aggiunto.
Marconi ha poi concluso il suo intervento parlando del ruolo cruciale del supporto finanziario per le imprese italiane operanti nei territori più difficili. “Strumenti come MCC e Cassa Depositi e Prestiti rappresentano una grande opportunità anche per il nostro settore. L’assistenza finanziaria è fondamentale per sostenere lo sviluppo imprenditoriale e garantire che il sistema portuale italiano possa competere a livello internazionale.”
L’evento “Risorsa Mare”, organizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il supporto di aziende e istituzioni partner come Marinedi, Fincantieri, Assarmatori, Assonautica Italiana e Gruppo MSC, si conferma un’importante piattaforma di confronto sul futuro della filiera del mare e delle sue molteplici sfide e opportunità.