Roma: Porto Marghera punta sul green

MARGHERA ENI

Roma, 14 novembre 2014 – Duecento milioni di euro per trasformare il petrolchimico di Porto Marghera in un polo integrato di chimica verde. L’obiettivo è garantire al sito un futuro economicamente sostenibile salvaguardare i livelli di occupazione.Il protocollo su Porto Marghera, così come quello su Gela, conferma l’impegno di Eni in Italia attraverso la trasformazione di realtà operanti in settori non più competitivi in progetti sostenibili e in grado di generare profittabilità, con la massima attenzione alle persone e al territorio.
Siglata oggi 14 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico da Eni e Versalis con le istituzioni e le organizzazioni sindacali, l’intesa prevede la realizzazione di nuovi impianti, primi nel loro genere, che produrranno prodotti ad alte prestazioni per applicazioni nelle perforazioni petrolifere e per segmenti di mercato ad alto valore aggiunto come i detergenti e i bio-lubrificanti.
Nel progetto, che sarà operativo a breve, saranno coinvolte le persone dello stabilimento in sinergia con i centri ricerca Versalis di Mantova, Novara e i tecnici di Elevance Renewable Sciences, la società americana specializzata nei prodotti ad alto valore aggiunto ottenuti da oli vegetali.
Il nuovo assetto produttivo a Porto Marghera prevede la chiusura definitiva dell’impianto di stream cracking.
La chimica verde occupa per Versalis un ruolo centrale sia dal punto di vista industriale sia commerciale e costituisce un’opportunità per trasformare in chiave sostenibile i siti non più competitivi e fare sinergia – attraverso partnership – con aziende all’avanguardia sul fronte tecnologico.
L’accordo di Porto Marghera rappresenta un ulteriore tassello che si aggiunge alla strategia di Eni per lo sviluppo di iniziative di green economy: dalla chimica alle nuove green-refinery di Gela e Venezia.

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