San Donato Milanese (Milano), 12 gennaio 2017 – La società ha ricevuto notifica del deposito, da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Milano, della decisione in merito ai quattro ricorsi proposti da Saipem nell’ottobre 2015, avverso gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate il 9 luglio 2015 relativamente a IRES e IRAP per gli anni 2008 e 2009.
Come ampiamente riferito da ultimo nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata di Saipem al 30 giugno 2016, l’Agenzia delle Entrate ritiene indeducibili, in base all’art. 14, comma 4-bis, della L. n. 437/1993, alcuni costi sostenuti da Saipem per i suddetti anni in quanto asseritamente connessi a fattispecie di reato oggetto del procedimento penale “Algeria” tuttora in corso in primo grado presso il Tribunale di Milano. Il valore complessivo della contestazione ammonta a circa 155 milioni di euro, comprensivo di interessi e sanzioni.
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha parzialmente accolto i ricorsi della Società, principalmente nella parte riguardante l’annullamento degli accertamenti relativi all’IRAP per intervenuta decadenza, ed ha rigettato le altre doglianze, pur in assenza di una pronuncia del giudice penale sul tema. Il valore complessivo della contestazione è stato quindi ridotto a un ammontare di circa 125 milioni di euro più interessi. Saipem proporrà appello avverso la decisone tributaria di primo grado confidando nel relativo accoglimento.
Conseguentemente, Saipem è tenuta al versamento della somma di circa 70 milioni di euro, pari ai due terzi delle imposte e delle sanzioni risultanti dalla sentenza, al netto di quanto già versato a titolo di riscossione provvisoria, pari a circa 14 milioni di euro, più relativi interessi.