Saipem: nessun impatto finanziario dalla decisione della Corte di Cassazione

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San Donato Milanese (Milano), 12 febbraio 2016 – La Corte di Cassazione, Sez. VI penale, ha pronunciato oggi la propria decisione in merito al ricorso proposto da Saipem avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano, Sezione II penale, del febbraio 2015 nel procedimento relativo ad illeciti asseritamente commessi in Nigeria da parte di Snamprogetti Netherlands BV e relativi alle attività del Consorzio TSKJ.

La Corte di Cassazione non ha accolto il ricorso proposto da Saipem, avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del febbraio 2015. Tale sentenza, confermando la decisione del Tribunale di Milano, Sez. IV penale, del luglio 2013, aveva condannato la Società, quale asserita responsabile ai sensi del D.Lgs. 231/2001, al pagamento di 600.000,00 euro ed alla confisca della cauzione per 24.530.580,00 euro. Tale somma era stata messa a disposizione della Procura di Milano nel febbraio 2011 da Snamprogetti Netherlands BV.

Saipem è stata coinvolta nel procedimento relativo alle attività del Consorzio TSKJ in Nigeria nel periodo 1994-2004 dopo aver acquistato nel 2006 Snamprogetti S.p.A., società controllante Snamprogetti Netherlands BV, che detiene una partecipazione del 25% nel Consorzio TSKJ.

La decisione odierna, così come quelle precedenti del Tribunale di Milano e della Corte di Appello di Milano, non ha alcun impatto finanziario su Saipem perché Eni, in occasione della cessione di Snamprogetti S.p.A., si è impegnata a indennizzare la Società in caso di perdite relative alla vicenda TSKJ.

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