
San Donato Milanese (Milano), 19 febbraio 2015 – La Corte di Appello di Milano ha pronunciato oggi la propria decisione in merito al procedimento di secondo grado relativo ai presunti illeciti in Nigeria da parte di Snamprogetti Netherlands BV, relativi alle attività del Consorzio TSKJ.
La Corte di Appello di Milano ha rigettato l’appello proposto da Saipem che non aveva condiviso la sentenza del Tribunale di Milano del luglio 2013. La sentenza aveva condannato la Società al pagamento di 600.000 euro e alla confisca della cauzione per 24.530.580 euro. Tale somma era stata messa a disposizione della Procura di Milano nel febbraio 2011 da Snamprogetti Netherlands BV.
Saipem valuterà le motivazioni alla base della decisione e ricorrerà in Cassazione, ritenendo non sussistano i presupposti per dichiarare la responsabilità della società ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Saipem è stata coinvolta nel procedimento relativo alle attività del Consorzio TSKJ in Nigeria nel periodo 1994-2004 dopo aver acquistato nel 2006 Snamprogetti S.p.A., società controllante Snamprogetti Netherlands BV, che detiene una partecipazione del 25% nel Consorzio TSKJ.
La decisione odierna non ha alcun impatto finanziario su Saipem perché Eni, in occasione della cessione di Snamprogetti S.p.A., si era impegnata a indennizzare la Società in caso di perdite relative alla vicenda TSKJ.