San Donato Milanese, 28 luglio 2015 – Il Consiglio di Amministrazione di Saipem S.p.A. ha oggi approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2015[1] e condiviso un incisivo programma di rilancio per consentire all’azienda di competere e creare valore nel nuovo contesto di mercato.
Highlights:
Approfondita revisione del posizionamento competitivo Saipem nel contesto di uno scenario fortemente deteriorato:
- Svalutazione complessiva di 929 milioni di euro tra capitale d’esercizio e capitale immobilizzato
- Razionalizzazione yard di fabbricazione e dismissione mezzi navali
- Saving cumulati previsti 2015-2017: 1.300 milioni di euro
- Riposizionamento Saipem sui segmenti di business “core” a maggior valore aggiunto
- Piano strategico anticipato entro la data dell’annuncio dei risultati del terzo trimestre
Risultati del primo semestre, che tengono conto della cancellazione del contratto South Stream e delle svalutazioni effettuate:
- EBIT Adjusted[2]: -579 milioni di euro incluso l’impatto di 718 milioni di euro di svalutazioni di poste del capitale d’esercizio netto
- EBIT: -790 milioni di euro incluso l’impatto di 211 milioni di euro di svalutazioni del capitale immobilizzato
- Risultato netto Adjusted: -709 milioni di euro
- Risultato netto: -920 milioni di euro
- Investimenti tecnici: 268 milioni di euro (329 milioni nel primo semestre del 2014)
- Debito netto a fine semestre: 5.531 milioni di euro (4.424 milioni al 31 dicembre 2014) include il temporaneo impatto netto negativo di 502 milioni di euro relativi a scadenze nel semestre di derivati di copertura cambi
- Acquisizione nuovi ordini: 3.500 milioni di euro (13.132 milioni nel primo semestre del 2014)
- Portafoglio ordini residuo: 19.018[3] milioni di euro al 30 giugno 2015 (22.147 milioni al 31 dicembre 2014)
Aggiornamento della guidance per il 2015, che tiene conto delle svalutazioni effettuate:
- Ricavi: ~12 miliardi di euro
- EBIT Adjusted: ~ -250 milioni di euro
- EBIT: ~ -450 milioni di euro
- Risultato netto: ~ -800 milioni di euro
- Investimenti tecnici: inferiori a 600 milioni di euro
- Debito netto: < 5 miliardi di euro (escludendo l’impatto della fluttuazione del cambio euro/dollaro)[4]
Stefano Cao, Amministratore Delegato di Saipem, ha commentato:
“I risultati del secondo trimestre 2015 evidenziano uno scenario di mercato profondamente deteriorato. L’ulteriore repentino calo del prezzo del petrolio ha creato una discontinuità significativa, che non prevediamo riassorbirsi nel breve-medio periodo e che ha portato a un sempre più marcato irrigidimento dei clienti sulla gestione operativa e commerciale dei contratti.
In questo contesto, Saipem necessita di un cambio di passo al fine di rispondere più efficacemente alle nuove esigenze dei clienti.
Abbiamo quindi lanciato un approfondito processo di trasformazione della società, che prevede la razionalizzazione degli asset produttivi e la revisione di tutti i processi, e genererà saving cumulati di 1,3 miliardi di euro tra il 2015 e il 2017.
Questo permetterà a Saipem di migliorare la propria competitività, recuperare redditività e creare valore, facendo leva sui propri significativi vantaggi competitivi quali il robusto e diversificato portafoglio ordini, il solido rapporto con i clienti, la flotta all’avanguardia e un patrimonio di tecnologie, competenze e esperienze che la rendono unica sul mercato.”