Roma, 15 novembre 2021 – È stato firmato oggi a Roma, nella sede del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il contratto per la progettazione e la costruzione di un’unità d’altura multiruolo (UAM).
La firma è avvenuta tra il Comandante generale, l’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, e l’Amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, quest’ultimo in rappresentanza delle due società, Fincantieri e Cantiere Navale Vittoria, che opereranno attraverso un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI).
L’ordine, che conclude la procedura di gara di appalto ed ha un valore di circa 80 milioni di euro, prevede la costruzione di una unità d’altura multiruolo e il relativo servizio di temporary support per la durata di 5 anni, oltre alla possibilità dell’esercizio del diritto di opzione per la realizzazione di ulteriori 2 unità.
Il progetto coniuga le esigenze operative della Guardia Costiera con l’esperienza maturata con le navi “Dattilo” e “Diciotti”, consegnate da Fincantieri nel 2013 e 2014.
La nuova nave, grazie alle sue peculiari caratteristiche, potrà operare nell’assolvimento delle diverse mission affidate dalle leggi dello Stato alla Guardia Costiera, dal soccorso in mare alla sicurezza della navigazione, dalla tutela dell’ambiente marino a quella delle risorse ittiche, fino ad arrivare all’impiego nell’ambito dei dispositivi di protezione civile.
L’unità navale potrà essere impiegata in missioni d’altura a lungo raggio, con un’autonomia logistica di almeno 20 giorni, superiore a 4.800 miglia, nelle quali potrà assumere, grazie alle tecnologie e ad avanzati sistemi di comunicazione e scoperta presenti a bordo, anche il ruolo di comando e controllo per il coordinamento di mezzi aeronavali nelle aree di operazione.
Con una lunghezza totale di circa 85 metri, la nave sarà caratterizzata da eccellenti qualità in termini di tenuta del mare nonché di elevata manovrabilità, garantita da un sistema di propulsione elettrico di tipo azimutale (due azipod) alimentati da una centrale di generazione elettrica e da due eliche di manovra prodiere per il posizionamento dinamico, che garantiscono la sostenibilità ambientale della nave. La presenza di un ampio ponte di lavoro con gru off-shore e una rampa di imbarco per veicoli ruotati, insieme al ponte di volo per l’appontaggio e il decollo di elicotteri, a dedicate rescue zone con relativi battelli gonfiabili a chiglia rigida (Rigid Hull Inflatable Boat), ai sistemi antinquinamento (rec-oil), alla zona ospedale e altre dotazioni, favoriscono l’elevata versatilità e la necessaria capacità multiruolo dell’unità navale.
“La Guardia costiera cresce al passo con lo sviluppo della cantieristica italiana” ha dichiarato l’Ammiraglio Carlone, Comandante Generale della Guardia Costiera, “uno sviluppo necessario per un’organizzazione con un forte carattere tecnologico, professionale e operativo che è arrivata ad affermarsi come un’eccellenza del nostro Paese, riconosciuta anche a livello internazionale”.