Roma – Un approccio costruttivo al problema basato su trasparenza e collaborazione per individuare la migliore soluzione per fronteggiare l’incremento dei costi dei collegamenti marittimi con le isole.
Questo il segnale positivo emerso nel corso dell’incontro tra: compagnie di navigazione private operanti nei servizi con le isole minori e maggiori, associazioni dei consumatori indipendenti e organizzazioni sindacali del settore, svoltosi a Roma presso la sede di Confitarma.
L’avvocato Luigi Parente, Presidente della Commissione Navigazione a Corto Raggio di Confitarma e AD della Moby Spa, ha promosso tale incontro coinvolgendo le altre compagnie di navigazione in un confronto con le associazioni dei consumatori e le organizzazioni sindacali a seguito delle numerose proteste dei consumatori per gli aumenti delle tariffe dei traghetti.
Per le associazioni indipendenti dei consumatori sono intervenuti: Dino Cimaglia e Monica Satolli dell’Unione Nazionale Consumatori a livello nazionale e della Regione Sardegna, Francesco Mattana di Altroconsumo e Chiara Pincelli di Codici e, per delega, Casa del Consumatore, Confconsumatori e Assoutenti, per evidenziare la forte incidenza degli aumenti dei prezzi sia sul trasporto quotidiano dei pendolari sia, indirettamente, su quello dei turisti con inevitabili ricadute sull’economia del Paese.
Per l’armamento privato sono intervenuti i rappresentanti di: Moby Spa, Grimaldi Holding, Gruppo Grimaldi- Napoli, Caronte & Tourist, Grandi Navi Veloci, Alilauro-Volaviamare, TTT Lines, per rivendicare l’assoluta autonomia e trasparenza del processo di determinazione dei prezzi da parte delle singole aziende, motivando i rialzi della stagione in corso con gli enormi investimenti per il rinnovamento della flotta e con la crescente dinamica di tutti i costi di esercizio delle navi, in particolare del bunker (di cui si prevedono ulteriori rialzi dovuti alla crisi libica).
I rappresentanti di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI, nell’esprimere il loro apprezzamento per l’iniziativa che ha visto confrontarsi costruttivamente imprese e consumatori, hanno manifestato la loro preoccupazione per le possibili ricadute occupazionali del comparto a seguito degli aumenti del bunker che minano fortemente la salute economica delle aziende fino a compromettere il mantenimento dei servizi stessi.
Al termine dell’incontro, compagnie di navigazione, associazioni dei consumatori e organizzazioni sindacali hanno concordato sull’urgenza di richiedere al Governo e alle Amministrazioni territoriali competenti l’apertura di un Tavolo tecnico di concertazione, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Quanto sopra al fine di chiedere l’adozione di interventi urgenti che, tenuto conto delle oggettive difficoltà di aziende e consumatori, tutelino i flussi di trasporto con le isole anche in vista dell’imminente stagione estiva.