Tokio: costruttori navi da crociere. Chi entra e chi esce

aidadiva

Tokio, 25 agosto 2014 – Alcuni rumors dal mondo delle costruzioni navali crocieristiche,sapientemente citate dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt che riferisce,senza citare le fonti,che la giapponese Mitsubishi Heavy ha intenzione di uscire dal business delle navi da crociera.
Ciò significa che la tedesca Meyer-Werft ha buone possibilità di riannoverare la Aida Cruises del gruppo statunitense Carnival, come un cliente, ha evidenziato il quotidiano tedesco.
La giapponese Mitsubishi Heavy ha preso un ”bagno” sui risultati per l’anno fiscale 2013/14, dopo i ritardi nella costruzione delle due grandi navi da crociera per Aida Cruises che ha registrato costi inaspettatamente elevati.
Il quotidiano tedesco ha citato diverse compagnie di navigazione crocieristiche, senza citarne il nome, affermano che la Mitsubishi Heavy prevede di ritirarsi per il futuro dalla costruzione di navi da crociera.
“Mitsubishi Heavy non ha deciso nulla al momento,” dichiara un portavoce di Mitsubishi Heavy dicendo che la società non aveva deciso, aggiungendo che il gruppo sta facendo del suo meglio per consegnare due navi di Aida Cruise, la cui consegna è prevista per 2015 e 2016.
Un portavoce del cantiere della Meyer-Werft, che di recente ha acquistato una partecipazione del 70 per cento in un cantiere in Finlandia, ha detto che il gruppo era aperto a progetti comuni. Meyer-Werft ha già costruito sette navi per Aida Cruises.
Aida Cruises ha rifiutato di commentare, dicendo che l’articolo del quotidiano economico tedesco Handelsblatt era una “speculazione”.
Il settore delle costruzioni crocieristiche richiede una specializzazione da parte del cantiere navale,questo e’ un dato di fatto incontrovertibile.Quello che manca, al resto dei cantieri disseminati in lungo e largo per il globo, e’ il tessuto industriale-imprenditoriale che deve fungere da fornitore al cantiere navale. In parole povere,costruire un guscio che galleggia,sono bravi tutti. Il difficile e’ trasformare quel guscio in una nave degna di essere chiamata ”da crociera”. Un cantiere navale,anche il migliore,non riuscirebbe da solo a fare tanto. I cantieri fungono da assemblatori e capocommesse. Una filosofia industriale vincente,tra l’altro, in ambito automobilistico proprio in Giappone. Per concludere,anche i cantieri navali cinesi si vogliono cimentare in questo settore e gia’ stanno avviando i primi contatti.

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