Tokyo: La Farnesina lancia allarme febbre Dengue in alcuni parchi giapponesi

dengue

Avviso particolare pubblicato dall’Unita’ di crisi del Ministero degli Esteri italiano in data odierna

Tokyo, 8 settembre 2014 -Le Autorità sanitarie locali hanno comunicato che, negli ultimi giorni, si sono registrati a Tokyo (parco di Yoyogi decine di casi di febbre Dengue, un’infezione di origine virale trasmessa attraverso puntura di zanzara.
Dopo aver chiuso il Parco di Yoyogi, le Autorità sanitarie hanno limitato l’accesso ai Parchi di Shinjuku, Shinjuku Chuo Koen, Meiji Jingu Gaien e Sotobori (nei pressi delle stazioni di Iidabashi e Ichigaya).
Sono in corso accertamenti anche nei parchi di Arisugawa (Minato Ku), Miyashita (Shibuya Ku) e Sugiyama (Nakano Ku) per quanto non siano stati registrati casi di persone che hanno contratto il virus dopo aver visitato le suddette zone.
Le stesse Autorità stanno predisponendo le misure necessarie volte a bonificare la suddetta area. Si raccomanda ai connazionali che dovessero recarsi nel Paese di non effettuare visite al suddetto parco.
Per maggiori informazioni al riguardo si prega di consultare il Focus “Sicurezza sanitaria – Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara” sulla home page di questo sito.

Per la sua configurazione e posizione geografica, il Giappone resta un Paese sottoposto ad importanti movimenti tellurici. Il Governo Metropolitano di Tokyo ha predisposto un dettagliato manuale in lingua giapponese e inglese che contiene tutte le informazioni necessarie su come agire in caso di terremoto e del quale è opportuno prendere attenta visione. Un manuale di base sugli accorgimenti da adottare in caso di eventi sismici redatto in lingua italiana è disponibile sulla home page del sito della nostra Ambasciata al link “Emergenza Terremoto”.

Per quanto concerne la situazione della centrale Fukushima-I, sita nell’omonima Prefettura a oltre 200 km a nord di Tokyo, tutti i reattori interessati dall’incidente verificatosi in conseguenza degli eventi dell’11 marzo 2011 sono in stato di arresto a freddo (“cold shutdown”). Sono in corso le procedure per lo smantellamento pianificato dei reattori, che richiedono complessi interventi sull’impianto e nell’area circostante e che dureranno per molti anni.
Tale dato consente di confermare – assieme ai risultati sul monitoraggio dei livelli di intensità di dose e di fallout sul terreno effettuati dalle Autorità giapponesi – la zona in cui si sconsiglia ogni tipo di viaggio: l’ area di 30 km dalla centrale di Fukushima-I, oltre alle zone di “evacuazione allargata” a nord ovest di suddetta area, dove si registrano livelli di radioattività ambientale superiori a quelli consentiti (vedi mappa). Al di fuori di suddette zone non esistono limitazioni per viaggi legati alla sicurezza radiologica.

A Tokyo i livelli di radioattività ambientale (rateo di dose gamma), continuamente monitorati dal “Metropolitan Institute of Public Health”, indicano valori entro la norma (definiti come valori riscontrati prima dell’incidente di Fukushima), cioè compresi tra 0.028 e 0.079 microSievert/ora. I dati possono essere consultati online a questo link, ove sono riportati anche i valori di altre città europee ed asiatiche per confronto. Sempre a titolo di confronto, si può menzionare che i valori tipici di radioattività ambientale sono di 0.25-0.30 microSv/ora a Roma e 0.10 microSv/ora a Bologna.

Per ciò che concerne il cibo, le soglie dei livelli ammissibili di contaminazione e quindi eventuali criteri di restrizione sono state determinate assumendo che ci sia un consumo continuato di generi alimentari contaminati per un periodo di un anno. Gli alimenti in distribuzione in Giappone (inclusi naturalmente frutta e verdura ed il pescato) sono monitorati continuamente per verificare eventuali contaminazioni da radioisotopi. Quelli disponibili in commercio sono considerati sicuri anche in considerazione del fatto che i limiti di tolleranza per il contenuto di sostanze radioattive in Giappone sono in questo momento inferiori a quelli adottati in Europa.

Nelle aree costiere del Nord Est colpite dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo, la situazione è sostanzialmente tornata alla normalità. Quanti si trovassero a viaggiare in dette aree sono tenuti a rispettare scrupolosamente le indicazioni delle Autorità locali.

Al fine di mantenere un costante monitoraggio della presenza di connazionali nel Paese ed assicurare migliori capacità di assistenza in caso di eventi sismici si raccomanda a tutti i connazionali che intendessero recarsi in Giappone di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNelMondo e di tenersi comunque informati sull’evoluzione della situazione consultando frequentemente il sito della nostra Ambasciata a Tokyo: http://www.ambtokyo.esteri.it.

Si raccomanda altresì – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.).

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