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Torre del Greco, 13 agosto 2018 – Estate di intensa attività per le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco impegnata su più fronti a tutela del regolare esercizio delle attività diportistiche, balneari e portuali. Vari sono stati gli interventi: soccorsi in mare, prevenzione e sicurezza in porto, lotta all’inquinamento, controllo dell’attività balneare, sensibilizzazione della cittadinanza sui corretti comportamenti, che hanno tenuto occupati i militari della Capitaneria.
Dall’inizio dell’estate a seguito di quattro richieste di assistenza 10 (dieci) persone sono state messe in sicurezza, l’ultimo episodio il 5 agosto scorso, quando un natante in avaria di fronte a Torre di Bassano, con quattro persone a bordo, ha richiesto soccorso alla sala operativa che ha risposto immediatamente inviando i propri mezzi.
Occhi aperti non solo in mare ma anche in porto. Il rispetto delle ordinanze portuali è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti: a luglio un convoglio costituito da una motobarca ed un pontone galleggiante a rimorchio è entrato all’imboccatura del porto senza rispettare le più elementari norme di sicurezza (al comando dello stesso vi era infatti un soggetto non regolarmente imbarcato e privo dei requisiti di competenza che si era sostituito al legittimo comandante), procurando all’equipaggio il deferimento all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Usurpazione del Comando di nave” e “inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione” tre verbali amministrativi, per altrettante infrazioni alle norme del Codice della Navigazione, per un totale di € 3.500.

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Nell’ultimo fine settimana presso lo specchio acqueo antistante il molo La Favorita di Ercolano, quattro diportisti che si erano irresponsabilmente ormeggiati troppo vicini alla zona destinata alla balneazione, sono stati sanzionati dalla motovedetta CP 549 per un totale di € 1000 di multa. Nel mese di agosto invece una unità di linea, è stata sanzionata in modo altrettanto severo per aver eseguito operazioni di rifornimento carburante in violazione delle norme che ne disciplinano l’attività. Si ricorda in ogni caso che è severamente vietato rifornire le unità a mezzo di utilizzo di taniche portate da terra in quanto per la tutela dell’ambiente marino il rifornimento deve avvenire mediante i distributori fissi presenti su entrambi i moli del Porto.
Mano pesante quando necessario, ma prima di questo educazione e collaborazione con l’utenza del mare. Elementi fondamentali sono i contatti frequenti e le direttive di sicurezza ai centri subacquei, che sono tenuti a comunicare preventivamente ogni immersione così come la continua assistenza ai diportisti anche mediante il rilascio del Bollino Blu, un adesivo speciale, che sulla barca indica alle forze di polizia in mare che l’unità ha già passato i controlli inerenti alla documentazione amministrativa ed alle dotazioni di sicurezza; a tal fine sono stati previsti interventi diretti del personale presso i locali punti di ormeggio che intendono pubblicizzare l’iniziativa a beneficio dei soci.
Continua invece purtroppo la cattiva abitudine dei più piccoli di fare il bagno in acque portuali; c’è ancora molto da fare e far capire: ronde a piedi e vigilanza con le telecamere, diffusione di volantini che scoraggino i tuffi in porto e sensibilizzazione nelle scuole prima delle vacanze continueranno anche in futuro, ma in qualche caso è stato necessario usare la mano pesante come quando alcuni
minori sono stati denunziati alla competente Procura per aver compiuto atti vandalici e danneggiato strutture portuali durante la pratica vietata dei tuffi in porto. Si ricorda che tale pratica è vietata sia dall’Ordinanza Balneare Comunale n° 373/2018 che dall’ordinanza di sicurezza della Capitaneria di Porto n° 08/2014 tanto che sono state stampate di concerto con l’Autorità Comunale delle locandine informative volte ad informare i più giovani sui pericoli che tale attività comporta.