Le motivazioni per un fermo ci sono tutte, ma la crisi del Paese, e quella delle stesse imprese di autotrasporto, logorate da mesi di difficoltà operative e finanziarie, ma specialmente dalle troppe inadempienze da parte delle Istituzioni, non consentono oggi di affrontare l’ulteriore debacle economica che il fermo inevitabilmente provocherebbe. Con grande senso di responsabilità quindi, Trasportounito ha deciso di sospendere la manifestazione di protesta che era stata indetta per questi giorni.
In cambio, per voce del suo coordinatore regionale, Giuseppe Tagnochetti, Trasportounito ha chiesto l’immediata costituzione di una commissione permanente con Prefetti, Regione e autotrasporto incaricata di verificare l’effettiva attuazione degli impegni assunti dai rappresentanti Istituzionali e dettagliati nel corso dell’incontro svoltosi in Prefettura; in particolare:
1) Incontro con Sottosegretario Bellanova convocato il 24 Giugno: in discussione un provvedimento che riconosca adeguati ristori non tassabili alle Imprese di Autotrasporto, operanti da e per il territorio ligure per mitigare gli enormi extracosti sostenuti e che dovranno essere affrontati a causa della cantierizzazione autostradale.
2) L’impegno economico da parte del Governo e in specie dei Ministri MIMS e MEF sulla urgente necessità di dare una adeguata copertura all’emendamento condiviso da tutti i gruppi parlamentari, al Sostegni bis che verrà discusso nelle prossime sedute parlamentari e che ha l’obiettivo di disporre che i ristori, riconosciuti agli Autotrasportatori per le maggiori spese sostenute dopo il crollo del Ponte Morandi, non concorrano alla formazione della base imponibile.
3) Convocazione di un’Audizione urgente della Commissione Trasporti della Camera con impegno pubblico della Presidente On. Paita, con i rappresentanti dell’Autotrasporto Ligure.
4) Impegno Ministeriale MIMS in risposta dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Regionale della Liguria, Giunta e del Presidente della Regione Liguria con quale è stata chiesto di dare continuità ai Ristori riconosciuti agli Autotrasportatori per i maggiori costi sostenuti dopo il crollo del Ponte Morandi.
Nel caso in cui queste richieste non fossero accolte e concretizzate Trasportounito attuerà a settembre il fermo che era stato programmato per questi giorni.