Bruxelles, 8 gennaio 2018 – Diversi commissari si incontreranno domani a Bruxelles con rappresentanti di piattaforme online per discutere i progressi compiuti nell’affrontare la diffusione di contenuti illegali online, tra cui la propaganda terroristica online e discorsi xenofobi, razzisti o d’odio nonché violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. L’incontro sarà una buona opportunità per uno scambio franco e aperto sui progressi fatti e sulle lezioni apprese. Il vicepresidente Andrus Ansip, i commissari Dimitris Avramopoulos, Elżbieta Bieńkowska, Věra Jourová, Julian King e Mariya Gabriel hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in vista della riunione, affermando: “La Commissione conta su piattaforme online per accelerare e accelerare i loro sforzi per affrontare queste minacce in modo rapido e completo, compresa una più stretta cooperazione con le autorità nazionali e di controllo, una maggiore condivisione del know-how tra i giocatori online e ulteriori azioni contro la ricomparsa di contenuti illegali. Continueremo a promuovere la cooperazione con le società di social media per individuare e rimuovere terroristi e altri contenuti illegali online e, se necessario, proporre una legislazione che integri il quadro normativo esistente. ” La dichiarazione completa è disponibile qui. L’incontro di domani segue le linee guida ei principi della Commissione per le piattaforme online presentate a settembre 2017 per aumentare la prevenzione, l’individuazione e la rimozione di contenuti illegali online.
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Come annunciato dal Presidente Juncker nella sua lettera d’intenti che accompagna il discorso sullo stato dell’Unione del 13 settembre, la Commissione europea presenta oggi orientamenti e principi per le piattaforma online. L’obiettivo è rafforzare la prevenzione, l’individuazione e la rimozione proattivi dei contenuti illeciti online che incitano all’odio, alla violenza e al terrorismo. La crescente disponibilità e diffusione di materiale terroristico online, oltre a rappresentare una grave minaccia per la sicurezza dei cittadini dell’UE, mina la fiducia di questi ultimi nell’ambiente digitale, che rappresenta un motore fondamentale di innovazione, crescita e occupazione.
Le misure proposte fanno seguito alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2017, ribadite dai leader del G7 e del G20, e costituiscono un primo elemento del pacchetto antiterrorismo annunciato dal Presidente Juncker. Contribuiranno a rendere più efficace la lotta contro i contenuti illeciti e faranno progredire i lavori in corso per creare un’autentica ed efficace Unione della sicurezza e un mercato unico digitale più forte.
Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha affermato: “L’UE sta rispondendo in modo deciso alla sfida posta dai contenuti illeciti online. Stiamo facendo in modo che sia più facile per le piattaforme adempiere il proprio dovere, in stretta cooperazione con le autorità di contrasto e con la società civile. I nostri orientamenti comprendono garanzie per evitare la rimozione di contenuti leciti e assicurare la trasparenza e la tutela dei diritti fondamentali come la libertà di espressione.”
Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: “Lo Stato di diritto si applica tanto online quanto offline. Non possiamo accettare un Far West digitale. Dobbiamo agire. Il codice di condotta concordato con Facebook, Twitter, Google e Microsoft dimostra che un approccio basato sull’autoregolamentazione può essere un buon esempio e dare risultati. Tuttavia, se le imprese del settore tecnologico non onoreranno i propri impegni, noi lo faremo.”
Julian King, Commissario dell’Unione europea responsabile per l’Unione della sicurezza, ha dichiarato:”Il mondo digitale offre opportunità senza precedenti ma, nelle mani sbagliate, rappresenta una grave minaccia per la nostra sicurezza. Le società del web hanno un ruolo centrale nella rimozione del materiale terroristico online e devono quindi intensificare gli sforzi e assumersi responsabilità sociali nell’era digitale.”
Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha dichiarato: “La Commissione ha deciso di affrontare con decisione il problema dei contenuti illeciti online. La situazione non è sostenibile: in oltre il 28% dei casi le piattaforme online impiegano più di una settimana per rimuovere i contenuti illeciti. Oggi trasmettiamo loro un chiaro segnale affinché agiscano in modo più responsabile, il che è fondamentale per i cittadini e per lo sviluppo delle piattaforme.”
Con l’aumento dei contenuti illeciti online, compresi la propaganda terroristica e i discorsi xenofobi e razzisti che incitano alla violenza e all’odio, le piattaforme online hanno un ruolo sempre più importante e devono assumersi maggiori responsabilità sociali. I nuovi orientamenti presentati oggi le esortano a intensificare ulteriormente gli sforzi per impedire la diffusione dei contenuti illeciti. Dato il ruolo sempre più importante che rivestono nel fornire l’accesso alle informazioni, la Commissione si aspetta che le piattaforme online agiscano rapidamente nei prossimi mesi, soprattutto sul fronte dell’incitamento al terrorismo e all’odio, già vietato dalla normativa UE sia online che offline.
Proattività ed efficacia nella rimozione dei contenuti illeciti
Come primo passo per contrastare efficacemente la pubblicazione di contenuti illeciti online, la Commissione propone strumenti comuni per individuare, rimuovere e prevenire rapidamente e in modo proattivo la loro ricomparsa:
- Individuazione e notifica: le piattaforme online dovrebbero cooperare più strettamente con le autorità nazionali competenti, designando punti di contatto a cui ci si possa rivolgere rapidamente per rimuovere i contenuti illeciti. Per accelerare l’individuazione, le piattaforme online sono invitate a collaborare strettamente con flagger attendibili, vale a dire servizi specializzati con conoscenze specialistiche su quali siano i contenuti illeciti. Inoltre, dovrebbero istituire meccanismi facilmente accessibili per consentire agli utenti di segnalare i contenuti illeciti e di investire in tecnologie di rilevazione automatica.
- Rimozione effettiva: i contenuti illeciti dovrebbero essere rimossi il più rapidamente possibile, ed essere eventualmente soggetti alla rimozione entro tempi specifici, se possono causare gravi danni, come nel caso dell’istigazione a commettere atti terroristici. La questione della fissazione di tempi specifici per la rimozione sarà oggetto di ulteriore analisi da parte della Commissione. Le piattaforme dovrebbero spiegare chiaramente agli utenti la loro politica relativa ai contenuti e pubblicare relazioni in materia di trasparenza in cui siano specificati il numero e i tipi di notifiche ricevute. Le società del web dovrebbero introdurre anche garanzie per prevenire il rischio di rimozione di contenuti leciti.
- Prevenzione della ricomparsa di contenuti illeciti: le piattaforme dovrebbero adottare misure dissuasive per evitare il caricamento ripetuto di contenuti illeciti da parte degli utenti. La Commissione incoraggia vivamente l’ulteriore utilizzo e sviluppo di strumenti automatici per prevenire la ricomparsa di contenuti già rimossi.
Prossime tappe
La comunicazione odierna è un primo passo e le iniziative che seguiranno dipenderanno dalle azioni intraprese dalle piattaforme online per attuare gli orientamenti in modo proattivo. La Commissione seguirà attentamente i progressi compiuti dalle piattaforme online nei prossimi mesi e valuterà l’eventuale necessità di misure supplementari, al fine di garantire che i contenuti illeciti online siano individuati e rimossi in modo rapido e proattivo, comprese eventuali misure legislative volte a integrare il quadro normativo esistente. Tali operazioni saranno concluse entro maggio 2018.
Contesto
L’Unione europea ha già risposto alla sfida dei contenuti illeciti online attraverso misure sia vincolanti che non vincolanti. Le risposte politiche includono la direttiva sulla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, la direttiva sul terrorismo, le proposte di riforma della normativa UE sul diritto d’autore e della direttiva sui servizi di media audiovisivi, anch’esse parte della strategia per il mercato unico digitale.
Queste misure legislative sono state integrate da una serie di strumenti non legislativi che saranno sostenuti dalle azioni descritte nella comunicazione odierna, quali il codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online, le attività del Forum dell’UE su internet per combattere la propaganda terroristica e il protocollo d’intesa sulla vendita di merci contraffatte. La strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi è un’iniziativa di autoregolamentazione volta a migliorare l’ambiente online per i bambini e i giovani.